Gli avvenimenti della vita che divengono tanto incredibili da trasformarsi nella quintessenza del teatro. “Pensaci, Giacomino” è una delle commedie più incisive nate dalla penna di Luigi Pirandello che, dopo la pausa natalizia, sabato 18 gennaio alle ore 21:00, sarà in scena al Teatro Grandinetti Comunale di Lamezia Terme, con il graditissimo ritorno di Pippo Pattavina, artista camaleontico e gigante della recitazione. L’evento, organizzato dall’associazione AMA Calabria, diretta da Francescantonio Pollice, è sostenuto dall’Assessorato alla Cultura della Regione Calabria – Settore Teatro.
“Pensaci, Giacomino” racchiude tutti gli elementi che hanno reso unico il teatro di Pirandello, ma con una marcia in più. In questa opera, le caratteristiche pirandelliane delle maschere e della critica sociale vengono evidenziate con particolare intensità. Il testo teatrale manterrà l’essenza dello scrittore siciliano con dialoghi e battute sarcastiche, che racchiudono una forte amarezza nei confronti del mondo che ci circonda.
“In una cittaduzza di provincia” si svolge l’intera storia, con la regia teatrale di Guglielmo Ferro, che segue uomini e donne della Sicilia, contemporanea a Pirandello. Agostino Toti (Pippo Pattavina) è un professore liceale di Storia Naturale, ormai avanti con gli anni che, screditato da alunni e colleghi, non si sente più motivato ad insegnare. Questo è il preludio per il rancore che il protagonista proverà nei confronti della società.
Commedia corale, come ogni opera pirandelliana che si rispetti, “Pensaci, Giacomino”, vede intorno al professor Toti un susseguirsi di personaggi, ognuno dei quali rappresenta ogni sfaccettatura dell’animo umano. C’è la giovanissima Lillina, moglie dell’insegnante liceale, ma incinta di Giacomino. E poi c’è proprio il Giacomino che presta il titolo all’intera commedia, il padre del bambino che Lillina porta in grembo.
Intrecci ed equivoci si scioglieranno nel corso dello spettacolo grazie ad un cast di ottimi attori composto, oltre che da Pippo Pattavina, da Debora Bernardi, Bianca Caliri, Diana D’Amico, Francesca Ferro, Giuseppe Parisi, Giampaolo Romania, Riccardo M. Tarci e Aldo Toscano.
Il regista Guglielmo Ferro, spiega la scelta di portare in scena quest’opera: «Rappresenta per me uno dei lavori in cui Pirandello riesce, restando immune da facili moralismi, a dar corpo con più intensità a una critica profonda e assolutamente lontana da tentazioni qualunquistiche di quelle convenzioni sociali, di quella ipocrisia, di quelle maschere con le quali la gente comune traveste la propria assenza di principi etici».
Scritta nel 1916, “Pensaci, Giacomino” riesce ad esprimere le emozioni più diverse dell’animo umano, che vanno dal rancore alla voglia di rivalsa. Tutto questo rende l’opera pirandelliana attuale, come se fosse stata scritta ai giorni nostri, che la rende un’occasione da non perdere per riscoprire il grande teatro italiano della prosa.