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MigraMenti, l’8 dicembre arriva a Badolato il pluripremiato Roberto Latini con “Venere e Adone”

È sicuramente uno degli appuntamenti di punta della stagione 2023/2024 al Teatro Comunale di Badolato, imperdibile per gli amanti del teatro. Venerdì 8 dicembre, grande ospite della programmazione a cura della compagnia Teatro del Carro nell’ambito della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti, con la direzione artistica di Anna Maria De Luca e Luca Michienzi, sarà Roberto Latini, autore, attore e regista tra i più acclamati in Italia, Premio Letterario Sipario 2011 con “Noosfera Lucignolo”, Premio Ubu 2014 come Miglior attore per il ruolo di Arlecchino ne “Il servitore di due padroni” diretto da Antonio Latella, Premio della Critica nel 2015 per “I giganti della montagna” e Premio Ubu 2017 come Migliore attore per “Cantico dei cantici”.

Latini arriverà a Badolato dopo la prima regionale del 7 dicembre all’auditorium di Polistena ospite di Dracma, con “Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni” della compagnia Lombardi Tiezzi, di e con lo stesso Latini. Come suggerisce già il titolo, il lavoro si concentra sul mito narrato da Ovidio nelle “Metamorfosi”, ma fa riferimento anche a Shakespeare che scelse lo stesso argomento nel 1593 quando i teatri furono chiusi a Londra per la peste, e non solo. In realtà l’operazione di Latini procede per variazioni dello stesso tema, l’amore terrestre e quello divino e del racconto che di esso fa l’arte, partendo dal mito: «Adone muore nel bosco durante la caccia a un cinghiale e Venere stessa non può nulla oltre il presentimento che la consuma – spiega lo stesso drammaturgo -. Anche questo mito ci rivela che gli dei in tanti casi possono solo arrendersi al cambiamento; oppure lasciarsi sorprendere. Il corpo di Adone in terra svanisce nell’aria fresca del mattino e dal suo sangue in terra spunta un fiore bianco e rosso. Lo si potrebbe percepire come un “mito della primavera”, il mito della rinascita. Venere e Adone è la storia di ferite mortali, di baci sconfitti che non sanno, non riescono a farsi corazza, difesa. Anche Amore non può nulla. Anche Amore è incapace; è sfinito, è logoro, è vecchio. Sconfitto. Eppure, cadendo, fa un volo infinito».

Ricordiamo che la programmazione della Residenza Artisti nei Territori MigraMenti è realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro in collaborazione con il Centro nazionale di produzione della danza Virgilio Sieni, sostenuta e finanziata da MiC, Regione Calabria / Cultura – Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 6.02.02, Otto per Mille della Chiesa Valdese, e con il patrocinio del Comune di Badolato.

 

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