Si chiama “Smart Work” ed è lo spettacolo visionario, distopico e attuale scritto da Gianluca Vetromilo e Armando Canzonieri che andrà in scena domani, 18 settembre, al Teatro Grandinetti, nell’ambito della riuscita kermesse culturale “Calabria Teatro”, diretta da Diego Ruiz e Nicola Morelli. Come consuetudine, due saranno gli appuntamenti: il primo alle 18 con l’incontro-spettacolo con l’attore e poi alle ore 21 lo spettacolo vero e proprio, che vedrà sul palco l’attore Francesco Rizzo, con la regia di Gianluca Vetromilo. Assistente alla regia Ada Roncone, organizzazione Chiara Sacco, curatore del progetto Achille Iera.
Lo spettacolo è una produzione Mammut Teatro, in collaborazione con Primavera dei Teatri, punta a riflettere su quanto avvenuto nel 2020, quando in piena pandemia, per la maggior parte delle persone, è stato l’anno di una scoperta: il lavoro da casa, lo smart working. Ma il barista che ogni mattina faceva il caffè al lavoratore intelligente ora come farà?
Forse più di uno spettacolo, Smart work è una chiamata alla consapevolezza, un’opportunità per riconsiderare le nostre priorità e riscoprire il valore del tempo e delle relazioni tra gli individui in un sistema che sembra avere dimenticato le esigenze umane. “Smart Work” accende infatti riflessioni sul tema del lavoro raccontando la giornata tipo di un giovane che si divincola tra le avversità della vita, non trovando il tempo per viverla: al mattino operatore di un call center, la sera driver che consegna le pizze.
Lo spettacolo è stato realizzato con il sostegno della compagnia teatrale lametina “I Vacantusi”, ed è inserito nel progetto “CalabriaTeatro” seconda edizione, progetto finanziato con risorse Psc Piano per lo sviluppo e la coesione 06.02.02 (Distribuzione Teatrale) della Regione Calabria.