Di Kabul e Talebani e dei comodi divani

Talebanidi Fulvio D'Ascola* - Ogni guerra ha la funzione politico economica che accresce l'élite di produzioni armi e dei potentati di interessi economici e geo politici. Esistono popolazioni vissute sempre nel giogo delle dittature, divise in tante etnie, frantumate dall'arretratezza, che lasciate a briglie sciolte e senza riferimento vivono nel conflitto. Kabul è diventato un nuovo Vietnam per gli Stati Uniti ed ha rappresentato l'utile gioco del Domini e dei Poteri. Inghilterra, Francia, Olanda Belgio e Spagna, hanno creato il colonialismo, creando sacche di sottosviluppo indotto nei nativi originari. Le vere rivolte ed i cambiamenti nascono dal basso, dalla gente che si unisce in una funzione di sovrastruttura ideologica per ottenere diritti e sovvertire il potere unidirezionale ed oligarchico.

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L'élite politica e culturale è stata dissolta nella massificazione dei falsi bisogni e del social dilemma, addormentata dagli avatar. L'Europa resta a guardare, senza peso specifico, appiattita nelle tante differenze di tradizioni. La Nazione è un concetto inesistente. Come sempre il popolo paga il prezzo di vite dissolte ,con lunghe fughe ,esili e sradicamento da famiglie ed affetti. Ci sarà sempre qualcuno che retoricamente userà i popoli Kurdi o africani ,per affermare che è "bravo", "accogliente" e solidale, circondato dalle truppe cammellate radical chic ,circondato da endorsement canori, artistiche e culturali, magari alla ricerca di un "posto" politico da occupare.

Stimo molto di più i missionari cristiani, i medici senza Frontiere, i volontari silenti, che vivono nei luoghi del disagio e non sono comodamente passeggianti in paesi italiani .Siamo tutti sconfitti dalle immagini di uomini disperati aggrappati agli aerei. Stati Uniti ko. Talebani che seminano sangue ed odio .I signori del Caos sorridono, aumentando i loro poteri da signori delle guerre. E' proprio vero, noi siamo un popolo di poeti, santi e navigatori, che esultano alle vittorie di calcio ed alle medaglie d'oro olimpiche dell'Atletica Leggera ,che piangono con le canzoni d'amore e si macchiano le camicie con il sugo degli spaghetti. Viva l'Italia !

*Sociologo