Brogli elettorali a Reggio Calabria: le nostre 10 domande a cui Falcomatà non avrà mai il coraggio di rispondere

falcomatagiuseppe22apr 500di Claudio Cordova - Purtroppo, il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà, è una perenne delusione. Anche quando, con tutta la buona volontà del mondo, gli si vuole concedere fiducia, troverà sempre un modo di tradire le attese. Per giorni, dopo l'arresto del consigliere comunale Antonino Castorina, e lo scandalo, anche nazionale, che ha riportato, a metà tra l'ignominia e la farsa, Reggio Calabria sulle prime pagine dei giornali, anche nazionali, si è atteso un intervento, un cenno, un chiarimento dal primo cittadino. E' arrivato un comunicato scarno, di pochi contenuti e in politichese, nelle ore successive all'arresto, quando, ancora, le parole dei magistrati e la lettura delle carte non avevano mostrato (e, ancora, solo parzialmente) la gravità del meccanismo che Castorina avrebbe messo in atto e le responsabilità, almeno politiche, dell'Amministrazione uscente, poi riconfermata dal ballottaggio.

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Non ci inseriamo nel folto gregge di chi chiede le dimissioni di Falcomatà, il voto subito. Maggioranza e opposizione stanno dimostrando, ancora una volta, di non avere a cuore le sorti della città, ma di voler fare solo una battaglia politica di bassa lega. No, noi chiediamo informazioni e spiegazioni a Falcomatà.

Poi, sulla base di quello che direbbe, arriveremmo ad assumere una posizione.

Un vero leader non si sarebbe affidato a un ormai superato comunicato stampa. Avrebbe superato l'inettitudine di chi gestisce la sua comunicazione, preso coraggio e dignità a piene mani, e convocato una conferenza stampa. Dove, con voce ferma e guardando idealmente negli occhi i propri concittadini, quei cittadini che dovrebbe amministrare con decoro e fermezza, avrebbe dato la sua versione. Ai cittadini avrebbe dovuto parlare, non solo a cuore aperto, ma anche con elementi tecnici e di fatto.

Non solo.

Avrebbe dovuto rispondere alle domande dei giornalisti. Così si rispetta la libertà di informazione, l'articolo 21 della Costituzione. Non intervenendo, in maniera ipocrita, in occasione delle varie "Giornate" per la libertà di pensiero. I giornalisti non vanno convocati solo quando c'è da consegnare un "San Giorgino d'oro" o per presentare il calendario dell'Estate Reggina o delle Festività Mariane. Ma, soprattutto, quando si deve parlare di politica e amministrazione. Il rispetto del ruolo dei giornalisti, soprattutto in territori difficili come il nostro, passa anche da questo.

E, invece, volge ormai al termine la settimana che ha gettato lunghe ombre sulle ultime elezioni comunali, ma, soprattutto, che, in assenza di chiarimenti, può segnare l'ennesimo duro colpo alla già fragile fiducia che i reggini nutrono nei confronti delle Istituzioni.

Per questo, delusi, ma ormai convinti che Falcomatà non avrà il coraggio, il decoro, la responsabilità di esporsi a un pubblico confronto, con tutti i colleghi, su temi che stanno generando grande inquietudine (e alimentando anche tante fake news), abbiamo preparato 10 domande.

Che, siamo certi, resteranno senza risposta.

 

 

1. E' al corrente delle procedure di nomina dei presidenti di seggio per come previste dal Testo Unico sugli Enti Locali?

2. Può dirci qualcosa in più sulla delega che avrebbe conferito a Castorina? Ha mai delegato altri consiglieri per la nomina dei presidenti di seggio? Come si spiega che la delega che Castorina avrebbe ricevuto non sia stata rinvenuta dagli inquirenti?

3. Dei metodi politici utilizzati dal consigliere Castorina tutti siamo a conoscenza già dalla lettura degli atti dell'indagine sull'Avr. Ritiene quel modo di fare degno della fiducia che lei avrebbe accordato delegandolo in un periodo delicato come quello della campagna elettorale?

4. Ritiene che le nomine da lei ratificate siano legittime, con la verifica della presenza di quei nominativi nello specifico Albo della Corte d'Appello?

5. Sembra impensabile che nelle liste elettorali vi siano persone decedute nel 2016 o trasferitesi da anni. Sa se viene effettuata (e ogni quanto tempo) la revisione delle liste elettorali?

6. Può un dipendente comunale modificare un documenti prestampato assolutamente necessario per ottenere le tessere elettorali?

7. Ha mai verificato se l'ufficio anagrafe sia solito stampare migliaia di tessere a ridosso del voto, anche senza specifiche richieste?

8. Secondo lei, un verbale delle operazioni elettorali, redatto da un presidente nominato in mancanza di legittimità, può avere un valore legale?

9. Si sente ancora legittimato a guidare Reggio Calabria? Da reggino innamorato della sua città, pensa sia accettabile il risvolto mediatico, sociale ed economico legato a questa vicenda?

10. Da Sindaco, come pensa di poter parlare di legalità nel corso della sua Amministrazione?