Caso Ripepi, Bombino: "Non meno colpevole è chi, dicendosi di 'Destra', non si sia ancora scandalizzato"

bombino giuseppeGiuseppe Bombino*- Ho sempre misurato il vasto Orizzonte Culturale della "Destra" in Tomi.

Sicché, la mia Enciclopedia, alla voce "Destra", insegna il Sapere, l'Intelligenza, il Coraggio, cui si aggiungono altre parole inamovibili ed altissime.

Nelle semplici ed elementari declinazioni che formano i miei Testi, alla parola "Destra" non troverete riferimenti bassi e sotterranei: pertanto, taluni termini, quali, ad esempio, "complice", "reticente", "ignavo", "opportunista" sono assenti.

Le vicende degli ultimi giorni rappresentano la drammatica (quanto inevitabile) conseguenza di una deriva antropologica e culturale nota da molto tempo in Città, e rispetto alla quale la politica, per prima, avrebbe dovuto segnare la distanza.

Ma non l'ha fatto!

Anzi, chi avrebbe dovuto preservare i precetti morali della "Destra" ora s'apre ai più bassi acrobatismi, agli intermittenti garantismi, pur di prolungare l'esile ed effimera forma di un presente inesistente, in cui la politica, a convenienza, delega alla Magistratura la certificazione di un sistema di Valori che quella, invece, avrebbe dovuto proclamare e difendere per prima.

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La verità è che la politica non riesce proprio a salvarsi da sé stessa; non ce la fa a rivelare la "irrinunciabile" funzione di "sanare" e di "guarire" dal di dentro.

Che la "carriera" di certi discutibili personaggi oscillasse tra deliri e farneticazioni, disturbi narcisistici ed autodeificazioni, glorificazioni e magnificazioni autoriferite, era a tutti noto.

Ma solo a Reggio poteva capitare che il "fenomeno" diventasse l'apologia di religione e fede, politica e professione, tutta incarnata in un unico personaggio.

E ancor più grave è il fatto, per ciò che mi riguarda, che ciò sia avvenuto a "Destra"; e non meno colpevole è chi, dicendosi di "Destra", non si sia ancora scandalizzato.

*Docente universitario ed ex presidente del Parco nazionale d'Aspromonte