Così Nino Castorina (su delega illegittima di Falcomatà) avrebbe piazzato i “suoi” presidenti di seggio

castorina 600 2di Claudio Cordova - Il 18 settembre, a due giorni dal voto per le Comunali a Reggio Calabria, la Corte d'Appello comunicava un elenco di sezioni rimaste prive di presidenti di seggio, le cui rinunce erano state comunque comunicate all'ufficio elettorale nei giorni precedenti. A questo punto si sarebbe insinuato il consigliere comunale Antonino Castorina che avrebbe così posizionato persone di sue fiducia a capo delle sezioni, per avere, quindi, uno scrutinio compiacente.

Il dato emerge dall'ordinanza di custodia che ha portato Castorina agli arresti domiciliari. Nel documento di 189 pagine, vi sono anche alcune dichiarazioni rese da funzionari e dipendenti comunali. Una è particolarmente interessante: "La sottoscritta si consultava con il responsabile del Servizio Elettorale, Antonio Covani, il quale mi riferiva che per molte delle rinunce da parte dei presidenti aveva già provveduto alla nomina il consigliere comunale Antonino Castorina, delegato da parte del Sindaco e, a conferma di ciò, mi mostrava le nomine effettivamente firmate dal predetto consigliere. Di tale circostanza avvertivo la dirigente, considerata l'anomalia della delega, la quale mi consigliava di restituire all'ufficio di staff del sindaco tutti gli atti di nomina per una eventuale conferma da parte dello stesso Primo Cittadino. Mi risulta che il Sindaco abbia confermato le stesse persone come presidente di seggio, sottoscrivendo i relativi atti di nomina".

Gran parte delle nomine di presidente in surroga verrà operata da Castorina (che si firma "Il sindaco", a riprova che non esiste un modello con cui il sindaco sub deleghi ad altri la nomina dei presidenti di seggio) in assenza di rinunce espresse o formali da parte dei designati della Corte d'Appello.

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Nelle carte d'indagine si parla di "elementi inquietanti". E viene sottolineato: "La totale arbitrarietà della procedura di designazione dei presidenti di seggio, prima ancora di divenire oggetto di indagini, attirava l'attenzione dei dipendenti degli Uffici comunali preposti, dell'Ufficio elettorale e, finanche, dell'entourage del Sindaco uscente, il quale, a seguito di segnalazione, si affrettava a revocare la delega di nomina dei presidenti di seggio in favore di Castorina, salvo poi "ratificare" l'operato dell'indagato, confermando le designazioni da quest'ultimo effettuate, compresi gli "spostamenti" da un seggio all'altro".

Tutti atti che sarebbero stati illegittimi, come emerge dall'inchiesta. Peraltro, la rinuncia dei presidenti di seggio designati dalla Corte d'Appello non sarebbe stata comunicata ufficialmente, ma solo per le vie brevi dallo stesso Castorina. Solo successivamente, il sindaco Giuseppe Falcomatà avrebbe ritirato la delega al proprio consigliere, confermando però in toto le designazioni dei presidenti di seggio fatte dallo stesso Castorina. E' una dirigente comunale a riferire ai poliziotti: "Ho fatto immediatamente presente al responsabile dell'Ufficio Elettorale, Antonino Covani, che tutte le nomine effettuate, a firma Castorina, erano da ritenersi nulle in quanto il delegato (il Sindaco) non poteva delegare a sua volta".

E, comunque, quell'atto di delega non verrà mai ritrovato.

La stessa dirigente comunale racconta di un incontro privato voluto da Castorina, dove il consigliere, pur non facendo alcun esplicito riferimento alla vicenda in questione, avrebbe ribadito che la sua firma sulle deleghe di nomina in surroga fosse assolutamente legittima e che non fossero invece altrettanto legittime le dieci designazioni, per altre presidenti fatte in barba a tale procedura, alludendo, in tal senso, ad una decina di nomine effettuate dal Servizio Elettorale a scapito di alcune tra quelle indicate da Castorina.