'Ndrangheta e politica: Gattuso racconta

gattusodomenicoverbaledi Claudio Cordova - Tra le 64 pagine della trascrizione del verbale dell'interrogatorio di garanzia dell'imprenditore Domenico Gattuso, attualmente in carcere per vicinanza alla cosca Lampada di Milano, c'è anche spazio per la politica. Assistito dall'avvocato Giulia Dieni, Gattuso, incensurato, ha provato a chiarire la propria posizione, essendo accusato dal pool di pm milanesi coordinati da Ilda Boccassini di essere la "gola profonda" della famiglia Lampada. Già con riferimento ai presunti rapporti tra il giudice Enzo Giglio, attualmente in carcere, e i membri della famiglia Lampada, Gattuso, raccontando la propria versione, "derubricherà" le visite nella casa del magistrato a incontri di natura politica, per la campagna elettorale di Luigi Fedele, a quel tempo candidato al Consiglio Regionale nei ranghi del Pdl e oggi assessore ai Trasporti.

Ma i ricordi di Gattuso, sollecitati dal Gip di Milano, Giuseppe Gennari, si spingono piuttosto oltre, fino alle elezioni regionali del 2005, quelle che vedranno la sfida per la poltrona di Governatore tra Agazio Loiero e il neosindaco di Catanzaro, Sergio Abramo. A dire di Gattuso, infatti, insieme all'avvocato Mario Giglio, avrebbe curato la campagna elettorale del medico Franco Fortugno, poi eletto a Palazzo Campanella, ma successivamente ucciso per mano mafiosa in un agguato a Locri. Secondo il racconto di Gattuso, altri soggetti, tra cui Lampada e i Caridi, famiglia federata alla cosca Libri di Reggio Calabria, invece, avrebbero curato la campagna elettorale di Alberto Sarra, uomo forte del centrodestra in Calabria, da qualche settimana colpito da un'inibizione dai pubblici uffici. Gattuso, però, farà anche riferimento alle elezioni comunali di Reggio Calabria, in cui Giuseppe Scopelliti, oggi Governatore, stravincerà su Eduardo Lamberti Castronuovo. In quell'occasione, a dire di Gattuso, Caridi avrebbe appoggiato Demetrio Strati, detto Pastina, poi effettivamente eletto tra gli scranni di Palazzo San Giorgio: "Realmente i miei rapporti con Lillo (Caridi, ndr) risalgono a queste campagne elettorali, e di fatto a una campagna elettorale delle amministrative comunali prima di queste, quindi quelle precedenti che non so che anno sono, che sia io che lui abbiamo sostenuto una persona al consiglio comunale, che si chiamava, che era soprannominata Pastina, Demetrio Strati".

Incontrando Lillo Caridi, attualmente in carcere per appartenenza alla 'ndrangheta, oltre che parlare della paura dei Lampada di essere incastrati dalla morsa delle indagini, aprirà anche il grande discorso della politica, a qualche settimana dalle ultime consultazioni regionali, che hanno visto, ancora una volta, Giuseppe Scopelliti prevalere, questa volta sul Governatore uscente Agazio Loiero: "E diceva: 'Allora a chi votate?', e io gli ho detto: 'Guarda, so che dovrebbero portare tutti in gruppo a Gigi Fedele, però come al solito, ti posso già dare conferma che io e Mario non voteremo Gigi Fedele, voteranno tutti gli altri Gigi Fedele, noi voteremo Giovanni Bilardi'. E poi così comunque una campagna elettorale sarà, ci vedevamo sempre con l'altro gruppo che votava a Gigi Fedele, quindi il giudice, il medico, i Lampada e tutti che votavano, però di fatto io e Mario Giglio abbiamo votato Giovanni Bilardi, lo dimostra il fatto, ora non so per quale motivo non lo sia più, ma era capostruttura di Giovanni Bilardi, Mario Giglio".