Centrale a carbone: i contatti tra il sindaco e il consulente della SEI

salineionichedi Claudio Cordova - Mentre, nei mesi, i cittadini discuteranno, talvolta animatamente, sul "sì" o sul "no" al carbone di Saline Joniche, la cosca Iamonte già da tempo avrebbe puntato gli occhi su uno dei più grossi investimenti economici che potrebbero interessare la zona del basso ionio reggino e nella fattispecie la frazione Saline Joniche del comune di Montebello Jonico: la centrale a carbone che il colosso svizzero SEI-Repower vorrebbe costruire nell'area dell'ex Liquichimica. Un'opera su cui vi saranno alcuni pareri favorevoli da parte dei Governi, che, però, sull'onda della rabbia della popolazione, verranno stoppati dalla Regione Calabria.
Alcuni passaggi decisivi delle grandi manovre della SEI, sarebbero cristallizzate nelle indagini svolte dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dal sostituto Antonio De Bernardo. La società svizzera, infatti,  avrebbe nominato il consulente Franco D'Acquaro anche con lo scopo di allacciare quei rapporti funzionali al raggiungimento dello scopo prefissato: la costruzione dell'impianto. L'attività di intercettazione avrebbe confermato come già alcuni anni prima D'Acquaro avesse già preso contatti con la criminalità organizzata locale, inevitabilmente coinvolta (anche se il fronte del "sì" ha sempre ricacciato indietro l'ipotesi) nel più massiccio investimento economico che ha interessato negli ultimi anni la zona del basso ionio reggino.
Già nel 2008, infatti, Giuseppe Guerrera, ritenuto dagli inquirenti un referente economico della cosca Iamonte, chiede informazioni su D'Acquaro. Dalla conversazione con Vincenzo Bava, in quel periodo presidente di una società oggi fallita, si evincerebbe come, a detta dello stesso Bava, D'Acquaro avesse già preso accordi preventivi ottenendo il beneplacito della criminalità organizzata locale:

Guerrera Giuseppe     e che stai facendo per il momento?
Vincenzo     ...eeeh...cioè...devo parlarti quando scendo...
Guerrera Giuseppe     ah...vabbè...
Vincenzo     ...vengo...inc...vengo ...al novantanove per cento vengo apposta...
Guerrera Giuseppe     eh!...senti una cosa...eeeh...dimmi...
Vincenzo     allora...Franco D'Acquaro...
Guerrera Giuseppe     D'Acquaro?
Vincenzo     Si
Guerrera Giuseppe     eh
Vincenzo     ...dice che si è accordato con tutti...inc...
Guerrera Giuseppe     che fa?...pronto?
Vincenzo     mi hai sentito?
Guerrera Giuseppe     dimmi....no
Vincenzo     ...si è accordato con tutti...
Guerrera Giuseppe     siamo...?
Vincenzo     questo signore quà si è accordato con tutti...
Guerrera Giuseppe     ah...vabbò
Vincenzo     vedi un pò ...
Guerrera Giuseppe     ...inc... eh...niente...quando scendi tu?
Vincenzo     eh...la settimana prossima...che dopo devo andare a Zervò il quindici...
Guerrera Giuseppe     Ah
Vincenzo     hai capito?
Guerrera Giuseppe     uh uh
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, l'accordo cui Bava fa riferimento sarebbe l'autorizzazione, preventivamente concessa dalle cosche territorialmente competenti a D'Acquaro e quindi alla SEI.  Siamo a pochi giorni dal Ferragosto 2008 e stando ai discorsi di Guerrera e Bava, D'Acquaro avrebbe già parlato con diverse persone in zona:

GUERRERA Giuseppe     ... ci sentiamo dai... ci vediamo una mezza giornata dai...
Vincenzo     va bene
GUERRERA Giuseppe     vabbè?...allora lo facciamo dopo Ferragosto?
Vincenzo     dopo Ferragosto...
GUERRERA Giuseppe     ...perchè oggi partire da quà ora per arrivare là, è una giornata un poco...
Vincenzo     no no no...dopo Ferragosto...parti presto la mattina, anche le nove...io tanto sono sveglio presto la mattina...
GUERRERA Giuseppe     perchè quello...quello ...quell'amico che dicevi tu...
Vincenzo     eh!
GUERRERA Giuseppe     ...è già sceso
Vincenzo     si?
GUERRERA Giuseppe     eh...qualche contatto l'ha preso...
Vincenzo     si...ma non è nessuno, no?
GUERRERA Giuseppe     vabbò...poi...poi...poi mi dici...mi spieghi tu per bene...
Vincenzo     va bene
GUERRERA Giuseppe     vabbò?
Vincenzo     ok...va bene
GUERRERA Giuseppe     ciao ciao
Vincenzo     va bene...ciao
GUERRERA Giuseppe     ciao Vincenzo, ciao bello...

Con riferimento alle presunte vicinanze di D'Acquaro con i soggetti della zona ("ma non è nessuno, no?") i due glissano, rimandando ogni discorso a una conversazione a quattr'occhi.

Dall'estate del 2008 alla primavera del 2012.

A marzo, infatti, sempre tramite le intercettazioni telefoniche, gli inquirenti avrebbero indicazioni sulla vicinanza tra D'Acquaro e il sindaco Costantino, arrestato all'alba per associazione mafiosa. I due, infatti, si sentiranno proprio nei mesi antecedenti alle elezioni di Melito Porto Salvo:  "Costantino.: chi parla?; D'Acquaro.: sono Franco D'Aquaro; Costantino.: uhè Francuccio, bello...ciao, come stai?; D'Acquaro:: come stai?...bene bene bene...; Costantino: io bene...tu?; D'Acquaro: ti seguo sulla stampa...ti seguo sulla stampa...; Costantino: ho capito...e che si dice?; D'Acquaro: senti...ho visto che vi stanno facendo tutte queste liste...speriamo la Madonna...inc...(ride)...; Costantino: eh sì...che li facciano...qual è il problema?".

Dall'intercettazione della conversazione si evincerebbe come a D'Acquaro tia molto a cuore la carriera politica di Costantino, al punto di essere prodigo di consigli circa le modalità di redazione del programma: Costantino: ...ora mi stavo concentrando sul programma perché stavo leggendo alcune cose che mi avevano fatto degli amici miei per quanto riguarda il programma ed io lo sto assemblando...ed ora, insomma, nella settimana entrante facciamo la raccolta delle firme e poi presentiamo la lista giorno due, giorno tre...; D'Acquaro: bello bello...fai un ...fai un bel programma, basato su pochi punti, secondo me...; Costantino: sì sì sì...; D'Acquaro: ...che il discorso quando si mette troppe cose...; Costantino: ...un programma snello...un programma snello...un programma comunque che sia...che si rifaccia alla reale condizione del paese e soprattutto a quelle che sono le reali condizioni che ci portano a definirlo...".

I mesi passeranno e Costantino riuscirà a diventare sindaco di Melito Porto Salvo. Proprio a questo punto, D'Acquaro avrebbe chiesto al nuovo primo cittadino un incontro: D'Acquaro: ...ti volevo dire se poi ci vedevamo avevo bisogno di parlare un po' con te, insomma...; Costantino: va bene, va bene ; D'Acquaro:...quando... Costantino: ...io sono qua...io sono qua; D'Acquaro: ma tu sei a Me...ma tu sei a Melito?; Costantino: quando?; D'Acquaro: adesso; Costantino: si, certo; D'Acquaro: ed...inc...tra mezz'oretta dove ti trovo?: Costantino: mah, io...boh!...non lo so; D'Acquaro: ti fai una camminata da Vinci?; Costantino: uhm...non lo so, se tu sei là, posso farmi un salto là; D'Acquaro: io mi posso fare anche una camminata là; Costantino: e se puoi anticipare è meglio...per me è meglio se puoi anticipare perché poi ho un impegno...; D'Acquaro: ecco...tra quanto? tra dieci minuti allora?; Costantino: si si; D'Acquaro.: tra dieci minuti allora lì da Vinci...".

Ufficialmente, peraltro, Costantino manterrà una posizione contraria alla costruzione dell'impianto, pur allacciando rapporti che si rivelano molto cordiali con il consulente della SEI. "L'atteggiamento ambiguo di Costantino – scrivono gli inquirenti - trova piena giustificazione nei reali interessi di cui egli è portatore, ovvero quelli della cosca Iamonte che, come emerso nel corso delle conversazioni telefoniche intercorse tra Guerrera Giuseppe e Bava Pompeo Vincenzo, ha dato il suo assenso al D'Acquaro e di conseguenza parere favorevole all'investimento economico, in quanto rappresenta anche occasione di ulteriore arricchimento per il sodalizio criminale".