E’ stato sottoscritto questa mattina a Palazzo dei Bruzi dal Sindaco Franz Caruso il contratto di concessione, in esclusiva, alla società Philocalos, una delle start-up operative presso il “Cosenza Open Incubator” (incubatore di imprese culturali e turistiche dell’Università della Calabria finanziato con i fondi del CIS) con sede a Palazzo Spadafora, nel centro storico, dei diritti di riproduzione di beni artistici e archeologici e di immagini digitali e/o su stampa fotografica conservati nel Museo dei Brettii e degli Enotri. Il contratto è stato sottoscritto dal primo cittadino e dall’amministratore di Philocalos, Giuseppe Secondo Elettivo, presenti altri rappresentanti della start-up, la delegata del Sindaco alla Cultura Antonietta Cozza, il consigliere delegato al Cis, Francesco Alimena, e la direttrice del Museo dei Brettii e degli Enotri, Marilena Cerzoso. “L’accordo di collaborazione con la società Philocalos – ha detto il Sindaco Franz Caruso – rappresenta un’occasione di valorizzazione e promozione del nostro Museo dei Brettii e degli Enotri e della sua collezione civica, anche in funzione delle ricadute scientifiche che potrà avere e per la valorizzazione delle risorse locali strategiche che è poi uno degli obiettivi del progetto “Cosenza Open Incubator”, che abbiamo voluto fortemente fosse allocato a Palazzo Spadafora nel nostro centro storico, progetto nell’ambito del quale la società “Philocalos” è stata selezionata”. Il contratto di concessione era stato precedentemente approvato in giunta, il 30 ottobre scorso. Con la delibera di giunta, l’esecutivo municipale, presieduto dal Sindaco Franz Caruso, aveva accolto favorevolmente la proposta progettuale presentata dalla società “Philocalos” e che da quest’oggi è stata resa operativa con la sottoscrizione formale dell’accordo. L’idea progettuale di “Philocalos” consiste nell’operare nel settore dell’artigianato innovativo, realizzando e commercializzando riproduzioni fedeli di gioielli antichi provenienti dall’area del Mediterraneo (archeo-gioielli). Alla base del progetto c’è l’implementazione di strumenti di diagnosi avanzata e tecnologie innovative che stanno cambiando radicalmente la produzione dei gioielli che non sono più mere riproduzioni di reperti antichi o di nuove creazioni in “stile archeologico”, ma delle autentiche riproposizioni nella forma e nelle caratteristiche più intime, circostanza resa possibile solo attraverso uno studio avanzato dei materiali e delle tecniche di produzione. L’accordo stipulato questa mattina a Palazzo dei Bruzi prevede la commercializzazione di questi “archeo-gioielli”, che potranno essere utilizzati anche come materiale didattico e da esposizione per il Museo, arricchendo i percorsi esperienziali e conoscitivi e contribuendo alla valorizzazione dei beni culturali. In altri termini, ogni manufatto sarà accompagnato da una intrigante e accurata narrazione con caratteristiche didattico-scientifiche e divulgative. Al rigore scientifico proprio della ricerca archeologica si accompagneranno aspetti emozionali, scenografici ed artistici attraverso la realizzazione di contenuti multimediali che raccontano la storia del reperto con un’attenta descrizione del contesto archeologico, delle tecniche e dei materiali utilizzati, al fine di stimolare la curiosità di chi indosserà la riproduzione orafa, spingendo a visitare il Museo e le teche nel quale il reperto originale è custodito. In virtù dell’accordo sottoscritto, viene riconosciuta alla società Philocalos la titolarità, a titolo definitivo, dei gioielli riprodotti dai beni artistici e archeologici e, con essa, qualsiasi diritto di utilizzazione. Il Museo riconosce alla società, unitamente alla dicitura di legge, su concessione del Museo dei Brettii e degli Enotri di Cosenza, il diritto di apporre sui gioielli riprodotti il marchio “Philocalos”. Una volta riprodotte, le opere saranno numerate e commercializzate da Philocalos attraverso ogni mezzo (negozio fisico, on line ed anche per il merchandising del Museo). La promozione delle riproduzioni potrà essere attuata anche attraverso corner espositivi allestiti nel Museo e in modalità virtuale. L’accordo di collaborazione tra Comune di Cosenza e società Philocalos avrà una durata di 5 anni e potrà essere rinnovato d’intesa tra le parti.
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Il sindaco Caruso sottoscrive accordo di collaborazione con una delle start-up di “Cosenza Open Incubator” per la concessione dei diritti di riproduzione dei beni artistici ed archeologici del Museo dei Brettii e degli Enotri
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