Ricominciare a parlare di libri e cultura in pubblico, confrontarsi su temi legati alla storia di ciascuno e di tutti, con uno scambio franco e senza filtri, lasciandosi suggestionare dalla musica di Bob Dylan, Franco Battiato, Simon & Garfunkel, Fabrizio De André. Una bella iniziativa quella svoltasi nella sala consiliare del Municipio di Casali del Manco, in località Trenta, nel cuore della Presila cosentina.
L’occasione, la presentazione del volume Lo zio americano e altre storie, di Massimo Veltri, edito da Luigi Pellegrini con prefazione di Mauro Francesco Minervino. Nel libro, pubblicato qualche mese fa, sono raccolti scritti di un arco temporale che va dal 2015 ad oggi, alcuni del tutto autobiografici, altri romanzati. Oltre mezzo secolo di vita vissuta dall’ingegnere cosentino, con una lunga carriera come docente universitario e una parentesi politica che lo ha portato a sedere nei banchi del Parlamento, che si intreccia con la storia di Cosenza, della Sila, della Calabria e del nostro Paese. Pura arte narrativa, in un’opera (che l’autore definisce una madeleine di proustiana memoria) che merita di essere riscoperta e valorizzata come patrimonio popolare e come stimolo dal valore non solo nostalgico, ma propositivo. A presentare il volume, oltre all’autore, sono intervenuti Luigi Caputo, ingegnere e intellettuale appassionato di cinema, musica e letteratura, e, in rappresentanza del Comune di Casali del Manco, il Sindaco Stanislao Martire e l’Assessore alla Cultura Francesca Pisani, che ha portato all’attenzione dei presenti alcune delle storie narrate nel libro in un reading ad alta intensità. Gli interventi dei relatori sono stati inoltre impreziositi dagli intermezzi musicali di Ferdinando Autiero, della Scuola d’Arte Musiké, il quale, accompagnandosi con la chitarra e l’armonica, ha riproposto classici come “Like a rolling stone” di Dylan, “E ti vengo a cercare” di Battiato, “The boxer” di Simon & Garfunkel e “Il pescatore” di De André.
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Il dibattito generato dagli interventi dei relatori ha scaturito la curiosità e l’attenzione del pubblico presente. Se il sindaco Martire ha sottolineato la necessità di interventi nelle comunità che mettano sempre più in primo piano la cultura per la salvaguardia della memoria e delle tradizioni dei borghi che hanno il privilegio di ricadere nel panorama silano, Luigi Caputo ha stimolato Massimo Veltri con domande e impressioni generate dalla lettura del suo libro e con sollecitazioni tratte dalla letteratura, dal cinema e dalla musica (Leopardi, Guccini, Fossati, Calvino e lo stesso De André tra i tanti autori citati) che hanno attraversato gli ultimi 70 anni della nostra storia. Nostalgia, speranza di progresso sociale, politica, socialità, famiglia, alienazione, soprannaturale i temi trattati accanto alla rievocazione di un passato che può essere sempre, ha affermato Veltri, impulso a guardare al futuro cercando di cogliere nuove prospettive, con attenzione al presente da cui il libro, pur occupandosi in gran parte di ricordi del passato, non è certo alieno.
Una bella serata all’insegna della cultura e della socialità, di cui si sentiva certamente la mancanza, e che si auspica possa fungere da sprone a prossime iniziative simili.