‘Quel Magnifico Elettrotreno. Alta Velocità ieri e oggi’ (IBN Editore) è il titolo dell’ultimo lavoro editoriale di Vincenzo Foti, giornalista di ‘Repubblica’, settore Affari&Finanza, che verrà presentato sabato prossimo, 12 marzo, a partire dalle ore 18:00, nei saloni della Biblioteca comunale di Scalea. Dopo i saluti del sindaco, Giacomo Perrotta, del presidente della locale Pro Loco e del consorzio Pro Loco ‘Riviera dei Cedri’, Salvatore Licursi, interverranno, moderati dalla giornalista, Fabrizia Arcuri, il vicesindaco di Scalea, Annalisa Alfano, referente Idm Cosenza, il presidente del Consiglio comunale, Gaetano Bruno, e Antonello Grosso La Valle, presidente dell’Unpli provinciale, che ha promosso l’evento, con il patrocinio dell’amministrazione comunale. Invitati al simposio, i referenti delle Ferrovie dello Stato e le associazioni, presenti sul territorio. Un incontro che avrà come protagonista i treni e la storia dei progressi tecnologici e sociali che dagli anni ’30 ad oggi hanno segnato le Ferrovie. Foti arricchirà l’incontro di spunti di riflessione e di particolarità, offrendo uno spaccato del nostro Paese attraverso quel percorso “ferrato” dalle connotazioni suggestive e interessanti.
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Che cosa accomuna l’ETR200, il Settebello, il Pendolino a Italo e al Frecciarossa 1000? “L’essere tutti supertreni ad alta velocità – si legge in una nota – in grado di spostare velocemente sui binari, ormai da quasi un secolo, circa 60 milioni di italiani lungo l’intero italico Stivale”. E ad evidenziare quel mito della velocità, i nomi di battesimo dei diversi treni. Il libro si propone di essere una testimonianza di come l’alta velocità ferroviaria, in Italia, abbia origini antiche e non rappresenti una trovata esclusiva del Nuovo Millennio. Il progresso tecnologico, nelle ferrovie, si concentra da sempre sull’obiettivo di rendere i treni più potenti e più veloci, per ottimizzare il trasporto su rotaia. Il saggio di Vincenzo Foti ripassa, per così dire, attraverso le stazioni principali di questo viaggio nella storia, fin dai primi esperimenti degli anni Trenta, con un occhio alla tecnica e anche al costume sociale di chi, quei treni, li ha usati e vissuti. E di chi li ha costruiti. Quella raccontata in ‘Quel magnifico elettrotreno’ è una storia di grandi progetti, di fervidi studi, di innovazioni tecnologiche senza precedenti, di esperimenti riusciti. Di traguardi raggiunti e di obiettivi mancati. Di genialità e di grandi competenze professionali. Di quel ‘genio italico’ che ha disegnato, progettato e firmato, dal design ai servizi, i nostri treni. Una storia di ingegneria, di archeologia industriale, di artigianato, di stile, di moda. Di cultura. Ma soprattutto di intramontabile passione per i treni. Le tappe fondamentali di questa evoluzione nel mondo del trasporto ferroviario hanno, infatti, da sempre incuriosito Vincenzo Foti, che ha deciso di addentrarsi nel cammino di questi gioielli del Made in Italy su rotaia, dedicandogli, questo libro, proprio nel 2021, l’anno scelto dalle istituzioni di Bruxelles come “Anno europeo delle ferrovie”.
Biografia: Nato a Reggio Calabria nel 1975, giornalista professionista, Vincenzo Foti si occupa di storia e tecnica del trasporto ferroviario. È stato corrispondente per Il Sole 24 Ore Trasporti, per riviste specializzate (iTreni) e per siti Internet (www.ferrovie.it). Specializzato in articoli native, attualmente lavora per Repubblica.it (Gruppo Gedi Digital) nei settori Economia e Ambiente.