C’erano alcune centinaia di persone tra studenti, insegnanti e rappresentanti dei genitori del liceo classico “Pasquale Galluppi”, a Catanzaro, alla mobilitazione organizzata per dire no all’accorpamento, a partire dal prossimo anno scolastico, della scuola con altri due istituti della città – il Convitto Galluppi e l’Istituto d’istruzione superiore De Nobili. Una circostanza che, se attuata in questi termini, porterebbe ad avere un nuovo istituto con una popolazione complessiva di ben oltre 2 mila studenti.
La manifestazione di protesta, aperta da un grande striscione con la scritta ‘Formateci non affossateci’, è partita da piazza Matteotti per poi attraversare parte di corso Mazzini e concludersi in piazza Prefettura davanti alla sede della Provincia, l’ente a cui spetta il compito di predisporre il piano di dimensionamento territoriale degli istituti scolastici. Tanti i cartelli agitati dagli studenti con scritto “Liceo Classico Galluppi Catanzaro – Il futuro ha un cuore antico”, “Non potete liquidare la nostra istruzione” e, ancora, ‘Non vogliamo una scuola con questi numeri’.
Una delegazione di studenti e docenti è stata ricevuta da alcuni amministratori e dirigenti dell’Amministrazione provinciale ai quali è stato consegnato un documento in cui si contesta la ‘dimensione’ del nuovo ‘megaistituto’ soprattutto alla luce del parametro di riferimento per la salvaguardia dell’autonomia scolastica che è stato fissato in un limite di almeno 900 alunni, che il Galluppi allo stato non supera. Quello che gli organizzatori della manifestazione contestano infatti, come hanno spiegato gli stessi studenti, non è l’accorpamento in quanto tale ma proprio la creazione di un ‘megaistituto’ che risulterebbe praticamente ingestibile con grave pregiudizio per l’offerta formativa.