Cosenza, la minoranza: “Deleghe strategiche a consiglieri comunali di maggioranza depotenzierebbero assise cittadina”

"Se dovessero rivelarsi fondate le indiscrezioni pubblicate da alcune testate giornalistiche in ordine all'imminente attribuzione, da parte del Sindaco, di deleghe strategiche ad alcuni consiglieri di maggioranza, da una parte verrebbero ad essere mortificate deleghe fondamentali per la vita amministrativa della nostra città e dall'altra verrebbe ad essere depotenziato il ruolo dell'Assemblea di Consiglio Comunale. Infatti, è risaputo (anche perché chiarito da pareri del Ministero dell'Interno e da sentenze del TAR) che, quale criterio generale, il consigliere comunale può essere incaricato unicamente di studi su determinate materie, di compiti di collaborazione circoscritti all'esame e alla cura di situazioni particolari, dal momento che lo stesso svolge la sua attività istituzionale come componente di un organo collegiale con poteri di indirizzo e controllo politicoamministrativo, che verifica periodicamente l'attuazione delle linee programmatiche da parte del sindaco e dei singoli assessori e, pertanto, si pone l'esigenza di evitare incongrue confusioni che potrebbero invece ingenerarsi concentrando in capo ad uno stesso soggetto, il consigliere comunale, il ruolo di controllore e controllato. Alla luce di quanto evidenziato, recitano ancora i pareri del Ministero dell'Interno, è il Sindaco (o gli Assessori comunali) a conservare intatti tutti i poteri di amministrazione attiva ed è escluso che l'eventuale consigliere delegato partecipi alle sedute della giunta, che abbia poteri decisionali di alcun tipo e, soprattutto, che abbia poteri ulteriori rispetto a quelli degli altri consiglieri su dirigenti, funzionari e responsabili degli uffici comunali e l'attività dei Consiglieri incaricati si risolve in un rapporto diretto ed interno con il Sindaco, caratterizzato unicamente da finalità consultiva e collaborativa. Peraltro, l'attività delegata non dovrebbe interferire, come appare invece in alcune prospettate deleghe, con le prerogative dei componenti della giunta comunale. Ne deriva, con riferimento a quanto annunciato dall'attuale Sindaco, che materie strategiche quali il Centro Storico, la Cultura, le Politiche Sociali ed i Tributi sarebbero oggetto di un conferimento di deleghe che preclude funzioni e poteri propri di un assessore, con inevitabile nocumento alla piena dignità, all'operatività ed alla compiuta gestione e funzionalità delle deleghe stesse. E la situazione appare ancora più singolare e paradossale se si guarda alla generale distribuzione delle deleghe effettive all'interno dell'attuale Giunta, scorgendo tematiche e ambiti ben meno nevralgici attribuiti ad Assessori con pieni poteri di amministrazione attiva. Poiché non possiamo credere che al Sindaco sfugga la conoscenza di questi principi, siamo legittimati a credere che tali operazioni rispondano a logiche spartitorie e dinamiche di equilibrio partitocratico e soddisfino più le velleità di gestione di alcuni consiglieri che le autentiche esigenze di amministrazione. Inoltre, anche laddove gli annunciati provvedimenti dovessero soddisfare i crismi della legittimità e garantire efficienza funzionale alla macchina burocratica, resterebbe comunque un vulnus relativo al principio di rappresentanza politica e del punto di equilibrio che il sistema dell'istituzione comunale deve necessariamente garantire, pena la sua crisi di funzionamento.

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"La Giunta è l'organo esecutivo del Comune e deve assumere delle decisioni. Sussiste, però, la necessità di garanzie connesse all'esistenza di un contropotere rappresentato dall'Assemblea del Consiglio Comunale, maggioranza e opposizione. Per evitare che l'organo esecutivo sia lasciato completamente libero di determinarsi e svincolato da volontà e umori popolari mutevoli nel tempo, i cittadini devono poter influire sui rappresentanti della Giunta: è proprio l'esercizio della libertà civile e politica da parte dei singoli consiglieri comunali a garantire tale possibilità. L'attribuzione di deleghe strategiche a diversi Consiglieri comunali andrebbe ad alterare tale meccanismo perché potremmo assistere ad un progressivo spostamento di poteri verso la Giunta, a detrimento dell'Assemblea Consiliare. Quando l'attuale Sindaco afferma che con le sue scelte intende responsabilizzare i Consiglieri, non può dimenticare che i componenti del civico consesso hanno prima di ogni altra cosa una responsabilità politica verso i cittadini. Se venissero assegnate deleghe così importanti a più consiglieri comunali, la responsabilità politica degli stessi consiglieri si attiverebbe nei riguardi dei cittadini o del potere del Sindaco, Capo dell'Esecutivo? Volendo porre tale domanda in termini più concreti: si può ritenere probabile che, all'indomani dei provvedimenti, alcuni consiglieri rinuncino a raggiungere in bici Palazzo dei Bruzi, optando invece per una comoda auto?".

E' quanto si legge in una nota dei consiglieri comunali di Cosenza.