Cosenza, Mancini: "Riaprire viale 'G.Mancini' come primo atto di discontinuità"

"Mi sembra del tutto legittimo che Mario Occhiuto difenda il suo operato da sindaco e quindi anche che voglia far passare la distruzione di Viale Giacomo Mancini come una grande intuizione. Dispiace che lo faccia utilizzando falsità e ridicolaggini". Così Giacomo Mancini, già parlamentare socialista commentando una dichiarazione del già sindaco di Cosenza Mario Occhiuto

"Iniziamo ad eliminare dal tappeto le falsità. È falso -sostiene Mancini- che il Viale non possa essere riaperto. È falso che i lavori di costruzione della terza pista ciclabile al posto della terza corsia veicolare che è stata recentemente distrutta, non possono essere interrotti. È falso che non possa essere predisposta una variante che permetta di tornare all'originaria funzione del viale che era quella di collegamento veicolare sulla direttrice Nord Sud. È falso che gli amministratori che adottassero tale provvedimento sarebbero passibili di responsabilità erariali. È falso che i burocrati di Roma e di Bruxelles non approverebbero tale variante.

Ridicolo -continua Mancini- poi è il paragone tra i suoi rendering (che come ogni cittadino che passa su viale Giacomo Mancini può verificare sono molto differenti dalla realtà) e i grandi parchi urbani in Europa e nel mondo.

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"Englisher Garten di Monaco di Baviera in Germania, il Prater di Vienna in Austria, il Parco di Slesia a Cracovia in Polonia, il Phoenix Park di Dublino in Irlanda, il Richmond Park a Londra in Inghilterra e anche il parco dell'Appia Antica a Roma sono polmoni verdi estesi per diverse centinaia di ettari con all'interno laghi artificiali, con specie arboree di ogni tipo, percorsi benessere, giardini botanici, giardini zoologici, riserve naturali, centri sportivi, luna park.

In queste città, così come in nessuna città del mondo, è stata distrutta la più importante arteria di circolazione cittadina per come ci dice Occhiuto (immagino con involontaria ironia) "per stimolare i cittadini a camminare a piedi o ad usare la bici per prevenire le malattie cardiovascolari".

Se in dieci anni Occhiuto avesse voluto praticare una politica rivolta all'attenzione per l'ambiente e davvero ispirata alle traiettorie della transazione ecologica -prosegue Mancini- avrebbe potuto investire sula valorizzazione della villa Vecchia, della villa Nuova, della villetta di via Roma, del parco Nicolas Green, nella bonifica dell'ex quartiere fieristico, nella riscoperta del Vallone di Rovito".

Avrebbe potuto far ripulire e dare nuova vita e nuovi funzioni agli argini del Crati, del Busento e del Campagnano. Avrebbe potuto riscoprire la sentieristica della città e i collegamenti pedonali tra Cosenza, la Presila e il Savuto.

Se avesse veramente voluto contribuire a diffondere l'uso delle auto elettriche (per utilizzare le quali servono le strade visto che per le auto volanti ancora un po' ci vuole) avrebbe potuto promuovere l'installazione di colonnine elettriche su ogni strada cittadina. Se avesse seguito queste traiettorie Cosenza sarebbe diventata davvero una città ecosostenibile, green e coerente con le direttive europee.

Ma il punto oggi non è quello di discutere di cosa ha fatto o non ha fatto Occhiuto per Cosenza, e nemmeno quello di inchiodarlo alle sue falsità, alle sue contraddizioni, alle sue ridicolaggini. Il punto vero -prosegue Mancini-è quello che i cosentini si aspettano che il nuovo sindaco e la sua amministrazione segnino una netta discontinuità con questo passato. Che ovviamente non significa cancellare quanto di buono è stato fatto e realizzato di cui è giusto dare merito ad Occhiuto.

E il primo vero atto di discontinuità deve essere la riapertura di viale Giacomo Mancini. Una città senza la sua arteria di circolazione viaria più importante muore. Perché priva i cittadini della facoltà di spostarsi liberamente e rapidamente senza subire code infinite, traffico snervante e inquinate. E perché una città senza strade non è raggiungibile e di conseguenza risulta poco attrattiva per turisti e per investitori.

Con il Viale chiuso, ancora di più in questo periodo natalizio, i cosentini, i cittadini dell'area urbana, i turisti non sceglieranno mai di arrivare a Cosenza, si fermeranno altrove. Distruggere le strade è una follia. E pensare che una strada porti inquinamento significa essere fuori dalla realta e soprattutto ignorare che il PNRR incentiva la fabbricazione e l'utilizzo di auto elettriche ed ecologiche.

Coraggio – conclude Mancini - Sindaco Caruso è giunto il momento di tradurre la discontinuità in atti amministrativi : riapra il Viale Giacomo Mancini. Subito".