Bancarotta, inchiesta su Massimo Ferrero: spuntano le ipotesi di distruzione libri contabili

Paola palazzo giustiziaMassimo Ferrero si dimette da presidente della Sampdoria, a seguito dell'inchiesta della Procura di Paola che ha portato al suo arresto: lo fa sapere il club ligure in una nota. "Massimo Ferrero, proprio per tutelare al meglio gli interessi delle altre attività in cui opera - si legge -, e in particolare isolare anche ogni pretestuosa speculazione di incidenza di un tanto rispetto all'U.C. Sampdoria e al mondo del calcio, intende formalizzare le dimissioni immediate dalle cariche sociali di cui sinora è stato titolare".

Nell'inchiesta, che riguarda il crac di 4 società in Calabria, a vario titolo vengono contestati agli indagati la bancarotta fraudolenta aggravata, false comunicazioni sociali e una serie di reati societari. Nel capo di imputazione si fa riferimento anche al fallimento di altre società, come la Blu Cinematografica Srl, la Blu line srl e la Maestrale Srl. Anche in questi casi a Ferrero e agli altri indagati viene contestato di aver distrutto o sottratto in tutto o in parte i libri e altre scritture contabili della società fallita con la stessa modalità.

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"In esecuzione di un medesimo disegno criminoso Massimo Ferrero quale amministratore di fatto della società Ellemme Group Srl dal 7 dicembre 2010 al 23 dicembre 2013" in concorso con il liquidatore della società "sottraevano/distruggevano in tutto o in parte con lo scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori, i libri o le altre scritture contabile, in modo da non rendere possibile la ricostruzione del patrimonio o del movimento degli affari. In particolare, il 13 febbraio 2014 veniva denunciato il furto di un'auto, un'Audi, all'interno della quale vi era custodita una borsa in pelle contenente, tra le altre, tutta la documentazione contabile". È quanto si legge nel capo di imputazione contenuto nell'ordinanza del gip nell'ambito. La società Sampdoria è estranea ai fatti.

Nell'ordinanza, poi, si prosegue delineando il ruolo della figlia di Ferreo, Vanessa: "Con ripetuti prelevamenti dai conti bancari nella disponibilità della Elleemme Group srl, sia in contante che a mezzo assegni, distraeva l'importo di 740 mila euro, il tutto allo scopo di procurare a se' o ad altri ingiusto profitto e recare pregiudizi ai creditori".