Lirangi su aggressione all'agente nel carcere di Castrovillari: "Occorre maggiore tutela"

Ancora episodi di violenza nelle carceri ai danni degli agenti. L'ultimo caso è stato registrato nei giorni scorsi a Castrovillari, presso la casa circondariale "Rosetta Sisca" dove un detenuto avrebbe tentato di strangolare un poliziotto con il filo del telefono che stava utilizzando per contattare i familiari.

Sulla questione si è pronunciato anche Luigi Lirangi, sindaco di Terranova da Sibari e candidato al consiglio regionale con Fratelli d'Italia, definendola una tragedia sfiorata che accade troppo spesso negli istituti penitenziari.

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"Esprimo la mia più totale solidarietà – ha dichiarato Lirangi - all'agente che ha subito questo gesto grave che poteva provocare una vera disgrazia. Sono necessari interventi mirati, che chiederemo, affinché situazioni di questo tipo non si ripetano".

"Bisogna individuare delle concrete forme di tutela per l'espletamento del lavoro della polizia penitenziaria, i cui agenti quotidianamente vivono condizioni non semplici all'interno delle carceri. Il penitenziario di Castrovillari, poi, è uno dei più grandi ed importanti del territorio ed è per questo che i lavoratori devono svolgere in serenità e sicurezza le proprie mansioni".

Donato Capece, segretario generale del Sappe, ha denunciato il fenomeno di casi di autolesionismo nelle carceri calabresi, finora ben 127. "Allora – conclude Lirangi - è il caso di capire come tutelare gli agenti ed allo stesso tempo individuare le criticità tra i detenuti, affinché il carcere sia realmente il luogo per un vero percorso di riabilitazione sociale e personale. E' necessario dialogare maggiormente con la direzione degli istituti penitenziari calabresi".