Cosenza, intitolazione Largo Beata Maria Cristina di Savoia

Da ieri la toponomastica della città di Cosenza conta un nuovo Largo. È quello intitolato alla Beata Maria Cristina di Savoia, la regina delle Due Sicilie, "innamorata di Gesù", ma il cui tratto distintivo più significativo era dato dalla sua vicinanza alla gente, agli ultimi. Il Largo scelto dall'Amministrazione comunale è quello che coincide con il miglior punto di osservazione della città, il terrazzo su Corso Vittorio Emanuele II, nel quartiere Portapiana, da dove si possono ammirare le bellezze di Cosenza e che è immediatamente adiacente all'Istituto delle Suore Guanelliane, luogo per antonomasia di opere caritatevoli. La cerimonia di intitolazione ha visto la partecipazione, tra gli altri, del Sindaco Mario Occhiuto, dell'Arcivescovo di Cosenza Bisignano, Mons.Francesco Antonio Nolè, di Angela Gatto, Presidente del Convegno di Cultura "Maria Cristina di Savoia" di Cosenza e Delegata Regionale, che si è molto prodigata per coronare un percorso che, grazie alla collaborazione dell'Amministrazione comunale, si è concretizzato.

Maria Cristina di Savoia figlia di Vittorio Emanuele I e Maria Teresa d' Asburgo, prima moglie di Ferdinando II di Borbone e scomparsa, neppure ventiquattrenne, il 31 gennaio 1836, fu tra le prime a dare il via a un concetto nuovo di carità: non più l'erogazione del semplice obolo, ma l'adoperarsi per dare ai bisognosi l'opportunità di una vita migliore. È su questi aspetti che si è soffermato il Sindaco Mario Occhiuto nel suo intervento. "Maria Cristina di Savoia – ha sottolineato il primo cittadino - si dedica alle persone più povere e più svantaggiate, ma vi si dedica con un welfare di tipo creativo, perché dà alle persone la possibilità di migliorare la loro posizione economica, invertendo la tendenza di quello che può essere considerato una forma di welfare distributivo, del quale, purtroppo, in Calabria, abbiamo avuto sempre testimonianza, con la distribuzione di risorse dal pubblico al privato, senza incentivare e favorire il miglioramento dello status delle persone. Maria Cristina – ha detto ancora Occhiuto - diventa artefice di alcune attività imprenditoriali, aprendo mobilifici e maglifici nei quartieri più abbandonati di Napoli, così come, attraverso una produzione di abiti e tessuti, dà lavoro ad un migliaio di persone. Ecco, perché – ha aggiunto il Sindaco – è giusto ricordarla, perché i suoi principi e i suoi valori sono quelli in cui noi abbiamo sempre creduto. Il nostro riconoscimento vuole essere, però, anche un riconoscimento a tutte le attività che ha promosso Angela Gatto e chi l'ha preceduta, alternandosi, in questi anni, alla guida del Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza, contribuendo a mantenere vivo il ricordo della Beata Maria Cristina, attraverso una serie di attività che hanno segnato una proficua e fruttuosa partnership con l'Amministrazione comunale".

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Occhiuto ha ricordato a questo proposito quelle figure femminili che, nel corso del tempo, si sono avvicendate alla guida dell'Associazione cosentina: da Maria Telesio a Titina Mele, da Renata Stancata Antoniozzi ad Anna Maria Odoardi, a Maria Cundari, all'attuale Presidente Angela Gatto "alla quale – ha aggiunto il Sindaco - si devono tante riuscite manifestazioni delle quali quella dell'intitolazione di Largo Beata Maria Cristina di Savoia rappresenta il punto di arrivo di un lavoro portato avanti con tenacia, dedizione e grandissime capacità organizzative". Il primo cittadino ha ricordato, infine, come il Convegno di Cultura Maria Cristina di Savoia di Cosenza possa, inoltre, vantare diversi meriti e primati, essendo, tra tutti i Convegni di cultura nazionali, quello più antico e longevo, avendo da poco festeggiato gli 80 anni di vita, ed anche quello più numeroso d'Italia con il numero più elevato di iscritte. La cerimonia, che ha fatto registrare anche gli interventi degli Assessori Spataro e De Rosa e quello dell'Assistente Ecclesiastico del Convegno di cultura, Don Salvatore Fuscaldo, è stata poi conclusa dalla benedizione della targa da parte dell'Arcivescovo di Cosenza Bisignano, Mons.Francesco Antonio Nolè che ha auspicato che "l'esempio della Beata Maria Cristina di Savoia sia da sprone perché possiamo fare tanto anche dopo la pandemia. Queste donne determinate – ha aggiunto l'Arcivescovo - ci indicano la strada che in tutte le età della vita si può fare del bene, anzi più si va avanti, più il bene lo si fa con saggezza, senza interesse e per il bene di tutti".

Dopo la benedizione, la serata è stata conclusa da un salotto musicale en plein air animato dalla fisarmonica di Mario Piluso e dalla voce del soprano Nicoletta Guarasci che hanno proposto agli invitati un vero e proprio viaggio attraverso periodi e generi musicali differenti (dalla musica colta al ritmo popolare) dal '700 al '900.