Ospedale Cosenza, Libri (SUL): “Occorre risolvere subito la carenza di personale nel Pronto Soccorso”

"Il SUL Calabria aveva già posto con forza la necessità impellente di mettere riparo a quanto accade nell'intero nosocomio dell'Annunziata di Cosenza e, con più gravi conseguenze, presso l'Unità Operativa Complessa di Medicina e Chirurgia di Accettazione ed Emergenza.

Di fronte alle rassicurazioni della Commissaria straordinaria e del suo staff si era deciso di dare credito e fiducia, fino a revocare lo stato d'agitazione indetto perché sembrava fossimo giunti ad un confronto che poteva essere quanto meno migliorativo delle condizioni disastrose nelle quali versa il reparto. Il Pronto Soccorso è la carta di presentazione di ogni struttura sanitaria e questo di Cosenza è al collasso per la nota problematica dell'assoluta esiguità dell'organico di tutte le figure professionali (medici, infermieri, oss) che si è addirittura aggravata in modo drammatico, costringendo i sanitari in servizio presso il Pronto Soccorso a turni disumati ed assolutamente difformi rispetto ad ogni requisito previsto dalla normativa vigente e dal Contratto Nazionale. Della carenza drammatica di personale l'Amministrazione della struttura ha piena consapevolezza, tanto da indire una manifestazione d'interesse per l'assunzione di medici a tempo determinato. Ma questa non è una novità perché anche nel passato si sono messe in campo simili procedure. Quello che l'Amministrazione non ha fatto nel passato e non intende fare oggi è provvedere alla carenza di personale con l'invio provvisorio di altri dipendenti da reparti meno afflitti da ritmi di lavoro ossessivi come quelli del Pronto Soccorso. Così, in attesa e se la manifestazione d'interesse andasse a buon fine, non si risolve la questione fondamentale: gli addetti al Pronto Soccorso di ogni categoria e qualifica sono assolutamente insufficienti e, senza una iniziativa logica e tempestiva, quel reparto resterà un buco nero.

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"La carenza del personale ha come insopportabile conseguenza l'impossibilità di realizzare l'assistenza e la cura dei pazienti - i quali sostano per giorni e giorni nei corridoi senza alcun rispetto della dignità umana - ed il costante gioco al massacro che dipinge gli operatori sanitari come dei "carnefici", mentre sono, insieme ai pazienti, le "vittime" di un sistema malato e privo di qualsivoglia prospettiva in quanto mancano anche i presidi sanitari: barelle, sedie, letti che, ovviamente a fronte degli elevatissimi numeri degli accessi quotidiani diventano sempre più insufficienti. Lo scenario da terzo mondo cui assiste quotidianamente in reparto ci parla anche di oltre 50 pazienti contemporaneamente ammassati sommariamente in ogni anfratto del reparto!

È soprattutto per il rispetto e la considerazione umana che si deve a questi ultimi che le attuali condizioni non possono più essere tollerate dal personale e dai pazienti tutti. Non vi sono scusanti di alcun tipo in quanto l'Amministrazione Ospedaliera aveva assunto con il il SUL impegni che non ha onorato, tra i quali l'attivazione immediata di un reparto OBI (con quali unità di personale?) la cui realizzazione ad oggi non si vede neppure con il telescopio! O l'accorpamento di reparti per fronteggiare le emergenze mediche che a Cosenza si presentano in 70.000 all'anno.

Ciò che sconcerta è il disinteresse dell'Azienda nei confronti di un reparto nevralgico come il Pronto Soccorso, sempre sacrificato e bistrattato, motivo per il quale il SUL non potrà più accogliere promesse che fino a questo momento si sono dimostrate inattendibili e provvederà a tutelare dipendenti e pazienti con ogni mezzo legale possibile".

E' quanto si legge in una nota del segretario generale regionale del SUL/Calabria, Aldo Libri.