“Riaprire il Tribunale di Rossano”, l’appello di ‘Cambiamo’ al presidente Spirlì

«Con l'auspicio che ci sia la condivisione di maggioranza ed opposizione il Consiglio regionale della Calabria dovrebbe essere chiamato al più presto, a pronunciarsi sulla strada istituzionale da percorrere con l'obiettivo della riapertura del Tribunale di Rossano soppresso ed accorpato a quello di Castrovillari il 13 del 2013».
È quanto afferma il coordinatore regionale di ''Cambiamo'', Franco Bevilacqua che, insieme al coordinatore provinciale area ionica-sibaritide Giovanni Antoniotti, rivolge un appello, in tal senso, ai Presidenti della giunta regionale, Antonino Spirlì, e del Consiglio regionale, Giovanni Arruzzolo.

''Cambiamo'' chiede ad entrambi i Presidenti che si facciano promotori della convocazione di una seduta straordinaria del Consiglio regionale affinché l'Assemblea, attraverso un'apposita mozione o deliberazione di Giunta, dia al Presidente della Giunta, ''il più ampio potere'' a ''sensibilizzare" «i Ministeri competenti e la Commissione interministeriale, costituita con decreto del 14 maggio 2021, e ponga in essere ogni atto idoneo ad una revisione della ''geografia giudiziaria'' della Calabria, in particolare del territorio della Sibaritide, finalizzata alla riapertura del Tribunale soppresso ed accorpato di Rossano».

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All'articolo 3 del decreto che ha istituito la Commissione è prevista, infatti, la partecipazione – si legge nel comunicato stampa - ai lavori con contributi e dati informativi anche di rappresentanti degli Enti locali, mentre gli esperti che compongono la Commissione stessa hanno il compito di individuare e valorizzare la ''best practice'' esistenti, al fine di superare eventuali criticità per l'Amministrazione della Giustizia nei distretti del Sud Italia.

Entro il 30 settembre prossimo la Commissione dovrà trasmettere ai Ministeri competenti, la Giustizia e quello per il Sud e la coesione territoriale, una relazione sull'esito dei lavori. L'obiettivo, come ha spiegato il Ministero della Giustizia, e' la consapevolezza che una Giustizia più efficace ed efficiente garantisce le condizioni di legalita' e sicurezza necessarie per favorire lo sviluppo delle aree del Mezzogiorno in coerenza con le priorità indicate dal Governo nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

«Proprio in questa direzione- concludono Bevilacqua e Antoniotti – andrebbe la richiesta della Regione Calabria della riapertura del Tribunale nel territorio della Sibaritide che necessita di un presidio di Giustizia e la cui soppressione ha avuto ed ha conseguenze negative nella lotta alla criminalità organizzata e nella difesa dei diritti dei cittadini che in quest'area rischiano di essere negati».