A Castrovillari presentato laboratorio teatrale in carcere, il Direttore: “Celebriamo riapertura attività post pandemia”

"Oggi è un giorno importante per la casa circondariale di Castrovillari. Finalmente celebriamo la riapertura ufficiale delle attività trattamentali, dopo il periodo di pandemia che ci aveva costretto a interromperle". Lo ha detto il direttore della casa circondariale di Castrovillari, Giuseppe Carrà, nel corso della conferenza di presentazione del progetto "A Casa: il ritorno a sé - Laboratorio sociale e arti sceniche", tenutasi nella casa circondariale "Rosetta Sisca" di Castrovillari.

Un progetto sostenuto con l'otto per mille della Chiesa Valdese e dedicato alle donne della Casa Circondariale di Castrovillari. Il progetto è curato dall'associazione culturale "Conimieiocchi. Teatro idee movimento" in collaborazione con la casa circondariale, il Centro di Women's Studies "Milly Villa" Unical, Casa dei Diritti Sociali Focus Cosenza, Arcigay EOS Cosenza e Auser Rende.

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"Oggi presentiamo questo progetto di laboratorio teatrale sperimentale che prevede - ha aggiunto Carrà - una sorta di autoanalisi, di introspezione psicologica rivolta solo alla popolazione detenuta femminile per far in modo di coltivare delle emozioni, guidare anche queste emozioni con personale esperto, in modo da riuscire, nel momento in cui saranno rimesse nella società, a contenerle e quindi a riprendere i contatti che necessariamente con la carcerazione avevano interrotto. Non è la prima volta che la popolazione carceraria di Castrovillari viene interessata da questi progetti, però questo tipo di attività è assolutamente innovativa".

"Si tratta di un laboratorio teatrale sperimentale - ha detto ancora - e ce ne sono pochissimi in tutta Italia, veramente si contano sulla punta delle dita, e sono negli istituti, quelli veramente noti e importanti come Rebibbia o Milano Opera. Ecco, noi nel nostro piccolo, in Calabria a Castrovillari riusciamo a fare quest'opera grande per la nostra popolazione femminile detenuta, tra l'altro, già impegnata in un'altra attività specifica che è un laboratorio sartoriale dove producono le mascherine per la pandemia".

(ANSA)