Il Comitato Popolare Tutela del Savuto chiede consiglio comunale aperto su Ecodistretto

"Siamo rimasti seriamente colpiti e delusi per quanto avvenuto nell'ultimo Consiglio Comunale in cui, sostanzialmente, non facendo intervenire i cittadini presenti e non votando una chiara mozione di ferma contrarietà, si è deciso di non decidere e, di fatto, di continuare a far andare avanti l'iter burocratico e decisionale messo in campo ufficialmente, sin dallo scorso mese di novembre, dagli organi competenti in materia (il Commissario ad acta, l'ATO di Cosenza e la Regione Calabria) per la costruzione di un Ecodistretto e della relativa discarica di servizio nel territorio del Comune di Grimaldi.

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Come appare chiaro a chiunque, la mancanza di una netta posizione ufficiale di contrarietà del Sindaco e dell'Amministrazione comunale di Grimaldi, con un deliberato votato dalla massima assise comunale, oltre che censurabile dal punto di vista degli interessi collettivi dei cittadini grimaldesi, rappresenta, nei fatti, il lasciapassare per l'assenso politico del Comune alla realizzazione dell'opera. Non vogliamo certo alimentare polemiche e contrapposizioni, perché non ci riteniamo nemici di nessuno, visto che il nostro scopo precipuo è quello di difendere e tutelare esclusivamente il territorio, l'ambiente e la salute dei cittadini.

In ogni caso, non possiamo non rilevare che, attraverso quanto sostenuto ufficialmente e presentato in Consiglio e dalle dichiarazioni scritte inviate alla stampa, il sindaco ha affermato in modo chiaro che "non mi posso fermare a prese di posizioni ideologiche..." (ndr. quelle dei cittadini che non sono disposti a svendere il proprio territorio né in cambio di royalties né in cambio di posti di lavoro!), "...Devo analizzare i fatti, e non fermarmi ai principi, anche fossero i miei, se questi mi precludessero la possibilità di valutare le ricadute positive e negative di un'eventuale proposta...", facendo sostanzialmente capire la necessità di tenere la porta aperta per soppesare i possibili vantaggi della scelta (che poi, nelle interlocuzioni private diventano grossi vantaggi economici per le casse comunali ed addirittura ben 60 (sessanta) fantascientifici posti di lavoro!).

A questo punto pensiamo che, aldilà delle dichiarazioni sui social che non incidono sugli atti ufficiali già assunti da altri enti, sia chiuso qualsiasi spazio di interlocuzione e che tocchi a noi cittadini supplire alle deficienze altrui assumendo determinazioni precise, forti e chiare per palesare la volontà della cittadinanza grimaldese e di quella del comprensorio del Savuto. Abbiamo subito lanciato la campagna per chiedere di apporre, sin da sabato 8 maggio, alle finestre ed ai balconi una bandiera, una stoffa, un panno bianco contrassegnato da un chiaro e netto "NO".

Alcune settimane fa ci eravamo impegnati ad "organizzarci dal basso, informarci, allertare i nostri concittadini e pretendere non solo che non si costruiscano questi impianti, e questo di Grimaldi in particolare, ma che sia attuata una corretta ed attenta gestione pubblica dei rifiuti, con scelte ed azioni partecipate, condivise e discusse con le popolazioni locali e finalizzate al risparmio di risorse ed alla tutela dell'ambiente e del territorio."

Per questi motivi, riteniamo adesso necessario assumerci direttamente il compito di convocare un "Consiglio comunale popolare" in Piazza in cui, alla presenza di esperti del settore, informeremo dettagliatamente i cittadini e chiederemo loro di discutere e di sottoscrivere formalmente una Delibera popolare di contrarietà alla costruzione dell'Ecodistretto e della relativa discarica di servizio che, successivamente, sarà sottoposta al vaglio di tutta la popolazione ed inviata agli Enti competenti.

Tutti i cittadini, gli amministratori locali, i rappresentanti di associazioni e di enti ed organizzazioni sociali sono vivamente invitati a partecipare, domenica 16 maggio 2021, alla democratica Agorà che terremo in modalità rispettose delle normative per la prevenzione del Coronavirus: quanti vorranno farlo potranno intervenire e dire liberamente la loro. Per di più, garantiremo a chi non potrà partecipare di persona la possibilità di seguire l'assise in diretta sui social.

"Libertà è non è stare sopra un albero... Libertà è partecipazione!".

Il Savuto è nostro e noi dobbiamo lasciarlo alle nuove generazioni meglio di come l'abbiamo trovato". Lo afferma una nota del Comitato Popolare Tutela del Savuto.