Assalone e Sapia sull’Atp di Cosenza: “A chi giova questo stallo?”

Come volevasi dimostrare, il Miur e l'Usr della Calabria non si determinano sulle sorti della gestione dell'Atp di Cosenza, e rinviano piratescamente " sine die" la nomina di un dirigente come unico responsabile. Questa non determinazione viene portata avanti con l'appoggio di una classe politica ormai sempre più distante dalle questioni scolastiche cosentine o da qualche sindacato ormai, da tempo, silente sul disastro amministrativo che investe lo stesso Atp.

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E' da tempo che la gestione dell'Atp di Cosenza vive di commissariamenti, di figure che si avvicendano, con dirigenti che hanno delega solo alla firma degli atti, senza capire realmente a chi appartenga la vera responsabilità amministrativa. Viviamo in una situazione di stand by, non più sopportabile, proprio perché riteniamo che una struttura pubblica così importante non possa rimanere sguarnita ancora per lungo tempo. Riteniamo che sia necessario, dopo il trasferimento del dirigente, Luciano Greco, presso l'Usr Calabria che si proceda alla nomina di un dirigente estraneo a qualsiasi logica. Oggi, assistiamo, invece, ad una sorta di "melina" e al cosiddetto palleggiamento o dello scarica barile, costume sempre utile a non prendere le decisioni di petto. Che cosa c'è dietro a questo dilazionamento, a questo strano temporeggiamento non utile a fornire chiarezza? Jacopo Greco, dirigente generale del Miur, procede alla nomina del Nicodemi come delegato alla firma degli atti amministrativi, ma senza compiti di responsabilità gestionali e nel contempo assistiamo e ci chiediamo se l'ispettore, Loredana Giannicola, è stata destinataria di compiti e funzioni presso l'Atp di Cosenza e da chi è stata investita e con quali atti? La stessa, pare sia impegnata nella stesura degli organici, compito purtroppo non facile, dove è necessario muoversi in un contesto normativo sempre più complesso. Noi osserviamo perplessi su quello che sta accadendo all'interno dell'Atp di Cosenza che gestisce la vita di centotrentasei scuole, di migliaia di studenti e migliaia di operatori scolastici. Come mai non c'è la volontà di porre fine ad una situazione che sembra avere i contorni del paradosso? A chi giova mantenere questa situazione di stallo amministrativo che rappresenta l'anomalia gestionale che ha caratterizzato l'Atp di Cosenza nell'ultimo periodo?

Eludere quest' impegni rappresenta una vera crisi istituzionale. In sostanza, non si vogliono creare quelle condizioni di trasparenza che un soggetto pubblico deve manifestare. Non può più prevalere l'idea che tutto possa essere risolto con le alchimie dell'arroganza amministrativa. Siamo stufi di dover assistere all'idea che la gestione della cosa pubblica sia in mano a degli sprovveduti, o alla discrezionalità di chi non ha voglia di decidere. Riteniamo che la scuola cosentina meriti un'attenzione maggiore e rispetto proprio per il ruolo che la Costituzione le assegna". Lo affermano in una nota Pino Assalone, Flc-Cgil Cosenza, e Michele Sapia "Impegno Civile e Ideale".