Atto Aziendale ASP Cosenza: le categorie sindacali dei medici rivendicano il diritto di un confronto costruttivo con il Commissario

"Avevamo consapevolezza che la trasmissione dell'Atto Aziendale dell'ASP di Cosenza alla struttura del Commissario per il piano di rientro avrebbe provocato reazioni di dissenso ma, mai! avremmo potuto aspettarci che questo, venisse espresso da CGIL CISL UIL Confederali.

La Uil Medici non condivide affatto la posizione di rottura nei confronti di un atto aziendale su cui invece vogliamo privilegiare un posizione di critica costruttiva utile a produrre miglioramenti, cosi come è nella tradizione del Sindacato Confederale.

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Non ci piace il metodo adottato da alcuni sindacalisti che con arroganza non si confrontano con le categorie (gravissimo) e non condividiamo il merito, perché i toni da sfascio lasciano tutto immutato che significa accettare il deserto della medicina territoriale, i consultori inesistenti, AFT e UCCP mai costituiti, illegalità diffusa, demotivazione del personale, insomma la deriva della sanità pubblica.

Invece noi vogliamo tentare di contribuire ad un rinnovamento ormai inderogabile.

Abbiamo la certezza che il Commissario La Regina accetterà un confronto serrato con la sincera volontà di realizzare una inversione di tendenza rispetto ad una sanità segnata da anni di sfascio.

Siamo Convinti, che in un momento di così grave difficoltà per la Regione Calabria ed in particolare per la provincia di Cosenza è necessario trasmettere segnali di forte moderazione ed essere uniti in un percorso di cambiamento contro la vecchia politica che va definitivamente cancellata.

Ecco perché invitiamo il Commissario ad un confronto utile a costruire un rapporto proficuo con le Organizzazioni Sindacali che è la base per realizzare un percorso virtuoso utile ad una sanità stremata dalle vecchie logiche". Lo afferma una nota della Uil Medici di Cosenza e della Uil Specialisti Convenzionati.