8 marzo: il Sindaco Occhiuto alla “Passeggiata della solidarietà” in ricordo delle vittime della violenza

Il Sindaco Mario Occhiuto ha partecipato alla "Passeggiata della solidarietà", l'iniziativa promossa, in occasione dell'8 marzo, dal Centro Italiano Femminile di Cosenza, dalla Fondazione "Roberta Lanzino" e dall'Associazione di volontariato "Sofema" per ricordare le donne vittime di violenza e per educare le coscienze, una volta per tutte, al loro rispetto. La rete della solidarietà è partita da Piazza dei Bruzi. Da qui, amministratori, associazioni di volontariato e comuni cittadini, hanno dato vita ad un corteo sobrio, contenuto, che si è poi concluso in Piazza Duomo dove ha voluto portare il proprio contributo e la propria riflessione anche l'Arcivescovo di Cosenza-Bisignano Mons.Francescantonio Nolè. Al Sindaco Mario Occhiuto i Presidenti del CIF Paola Ambrosio e della Fondazione "Roberta Lanzino", Franco Lanzino, hanno consegnato una targa destinata alla città di Cosenza con l'augurio – si legge nella motivazione - che, nella scia dell'importante cammino intrapreso negli ultimi anni, possa presto conquistare il titolo di città italiana della Cultura, nella consapevolezza che la crescita culturale di una città si misura anche con la capacità politica di promuovere i processi di integrazione e di parità. Il Sindaco Occhiuto ha ringraziato i promotori della Passeggiata della soliderietà per il riconoscimento tributato alla città di Cosenza ed ha ricordato che presto una scuola della città, l'Istituto comprensivo "Cosenza III" di via Negroni, porterà il nome di Roberta Lanzino. La giornata odierna è stata dedicata non solo a Roberta, ma anche a tutte quelle donne, come, tra le altre, Fabiana Luzzi, che sono state vittime di violenza, affinché non siano dimenticate e perché non solo l'8 marzo, ma tutti i giorni, venga, dall'intera comunità, urlato il no convinto ad ogni forma di violenza. Alla manifestazione di oggi hanno partecipato i rappresentanti di molte amministrazioni comunali della provincia con l'obiettivo di fare rete per far comprendere alle donne che non sono sole. Un obiettivo questo che ha accomunato enti, istituzioni, Chiesa e volontariato.

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Tutti insieme per non dimenticare le vittime di violenza nell'anno del lockdown, nel quale, purtroppo, la serie drammatica dei femmincidi non si è arrestata, ma è addirittura aumentata. Il messaggio di speranza consegnato dalle parole dell'Arcivescovo, Monsignor Nolè, ha suggellato la giornata. "Bisogna educare le coscienze al rispetto di tutti, ma in particolare delle donne, che non sono affatto, come a torto sono ritenute, il sesso debole. In realtà hanno tante potenzialità, energie e tanta carica affettiva che possono dare una svolta al mondo intero. Il problema sta nella mentalità della società che deve assolutamente cambiare, così come anche la Chiesa ha dimostrato di saper fare, attraverso il Papa, dando un forte segnale in questo senso, consentendo alle donne l'accesso ai ministeri".