Campagna vaccinale nel Cosentino, Uil Pensionati: “Serve organizzazione su tempi e luoghi idonei”

"Sulla salute dei calabresi, soprattutto delle fasce anziane e più esposte della popolazione, non si può scherzare. Basti pensare che in particolare tra gli over 60 da inizio pandemia si concentra il 95,6% dei decessi. Il Covid-19 deve essere battuto sul tempo e, pur-troppo, nella nostra regione se ne è già perso troppo. Per questo la Segreteria provinciale della UILP di Cosenza, ha mosso forti perplessità sull'attuale sistema organizzativo regionale calabrese e in particolare, per competenza sulla provincia di Cosenza, ha evidenziato la lentezza e la disorganizzazione palesata dalla campagna vaccinale anti-Coviud rivolto agli ultraottantenni.
Per la Segreterie territoriale della UILP di Cosenza la necessità imminente è quella di uni-formare metodologie e tempistiche nell'individuazione del target di persone destinatarie di volta in volta del vaccino da parte delle strutture comunali. Questo perché, nel caos generale che sta attraversando il sistema sanitario regionale e che vede la Calabria ultima regione in Italia per somministrazione di siero anti Coronavirus, alcuni territori vanta-no tempistiche più veloci nell'individuazione dei soggetti interessati e sono già pronti alla somministrazione; altri ancora, individuati e contattati i destinatari, si sono rivelati non particolarmente informati sulle indicazioni ministeriali, ad esempio escludendo erronea-mente chi compirà l'ottantesimo anno di età nel 2021 e, infine, perché chi sta ancora più indietro, deve ancora contattare i soggetti anagraficamente coinvolti da questa tornata di campagna vaccinale.

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"Questo percorso a ostacoli è prima incomprensibile, allo stesso tempo inaccettabile e ancora non procrastinabile nel tempo. Le istituzioni competenti, in primis la Regione Calabria, devono intervenire e, nel più breve tempo possibile, offrire certezze ai calabresi, soprattutto alle fasce più a rischio della sua popolazione.

La Segreterie territoriale della UILP di Cosenza, poi, segnala la forte urgenza con la quale si deve procedere nella selezione e della scelta a livello provinciale e territoriale-comunale di strutture idonee alla somministrazione del vaccino.

Ritenendo il tempo la chiave di tutto, invitiamo gli enti preposti ad individuare strutture sanitarie e non, anche in linea con le ultime indicazioni ministeriali nel merito, per rende-re tale campagna vaccinale più efficace ed efficiente possibile. Le strutture ci sono. Che si adeguino a livello sanitario nel rispetto delle misure anti-covid e si impieghino. Quello che non vorremmo vedere, però, è il caos registratosi a Reggio Calabria con gli anziani costretti a lunghe file davanti ai portoni di Palazzo Campanella per prenotare e ricevere la dose di vaccino.

La Segreteria territoriale della UILP di Cosenza, infine, muove importanti titubanze poiché in questi giorni la campagna è rivolta agli ultraottantenni ma, nel prossimo futuro e ci si auspica nelle prossime settimane, dovrà essere rivolta ad un'altra categoria a rischio: gli over 60 con gravi patologie e i soggetti patologici oncologici immunodepressi. Ed ancora poco di questi si sente parlare. Una voce, la nostra, per rivendicare un diritto acquisito: la prevenzione e la tutela della vita delle categorie più a rischio".

E' quanto si legge in una nota di Francesco De Biase, segretario generale Uil Pensionati Cosenza.