Conferenza sindaci, Greco: “Governo cancelli il debito della sanità calabrese”

"Il Governo nazionale deve azzerare con urgenza il debito della sanità calabrese. E deve farlo anzi tutto perché quel debito sulla pelle dei calabresi è stato prodotto esattamente nel periodo di gestione dei commissari straordinari che lo stesso Governo centrale ha nominato per una sanità regionale che è uscita addirittura peggiorata rispetto alle condizioni di partenza. Questo fallimento evidente dello Stato non può e non deve essere fatto pagare oggi ai calabresi ai quali non può più essere ripetuto il ritornello assurdo, stonato, contraddittorio e insostenibile, da una parte, dell'esigenza sacrosanta di rispettare i livelli essenziali di assistenza (LEA), così come riportato nell'ultimo decreto del commissario ad acta (DCA N.31) e, dall'altra, di dover tenere conto del piano di rientro della spesa sanitaria. Ci siamo scocciati di questo bluff che dura da un ventennio e che ha distrutto la sanità territoriale, che ha fatto aumentare la spesa sanitaria ed ingigantire la migrazione per cure verso altre regioni".

È quanto ha scandito il sindaco di Cariati, Filomena Greco, intervenendo nel corso della conferenza dei sindaci sulla sanità della provincia di Cosenza, più volte richiesta negli scorsi mesi dallo stesso Primo Cittadino e finalmente svoltasi nella giornata di ieri (lunedì 1 marzo) nel Palazzo del Governo provinciale nel Capoluogo.

"Fatto nuovo: alla conferenza dei sindaci, molto partecipata a dimostrazione di quanto fosse necessaria la più volte invocata convocazione, ha partecipato anche il commissario provinciale della sanità di Cosenza Vincenzo La Regina che ha dimostrato – ha chiarito il Sindaco, ringraziandolo per la disponibilità – la sua precisa volontà di privilegiare un nuovo approccio con i primi cittadini, quali interlocutori fondamentali ed imprescindibili sui e dei territori; un metodo ed una visione diversa – ha sottolineato la Greco – di concepire la garanzia del diritto alla salute dei cittadini e una nuova ripartenza nella quale riponiamo fiducia. Accogliendo l'appello dello stesso sindaco, il commissario La Regina ha confermato la sua visita a Cariati domani, mercoledì 3 marzo alle ore 14.30.

La Greco ha inoltre suggerito che i comuni versino a beneficio dell'istituzione conferenza dei sindaci una quota finanziaria da destinare alla nomina di consulenti tecnici chiamati a formulare una proposta per la redazione dell'atto aziendale che sia a supporto dello stesso commissario dell'Azienda Sanitaria Provinciale e che tenga conto dei bisogni dei territori di una provincia così vasta come quella di Cosenza.

--banner--

Il sindaco ha quindi ribadito che l'Amministrazione Comunale sta valutando di impugnare il citato DCA N.31 "perché in questo documento non si è minimamente tenuto conto delle richieste fin ora fatte e perché non si considera la re-immissione dell'Ospedale di Cariati nella rete ospedaliera regionale come condizione di una più normale garanzia del diritto alla salute sul territorio, così come più volte ribadito da vice ministri e rappresentanti politici ed istituzionali a tutti i livelli. All'annuncio del presidente della conferenza dei sindaci di richiedere al commissario regionale per la sanità Guido Longo un incontro ad hoc con l'assemblea dei primi cittadini della provincia di Cosenza, il Sindaco di Cariati ha sottolineato l'esigenza che, alla luce di troppi ritardi già accumulatisi fino ad oggi per proposte e inviti analoghi, a questa ennesima richiesta venga dato un termine perentorio di massimo 15 giorni; superato il quale – ha spiegato – tutti i sindaci, oggettivamente impossibilitati a garantire risposte ai propri cittadini soprattutto nel rispetto dei diritti fondamentali come quello alla salute, dovranno dimettersi consegnando insieme la fascia tricolore del proprio comune nelle mani del Presidente della Repubblica.

A nulla servirebbe – ha scandito – chiedere ai cittadini di non votare alle elezioni regionali perché devono essere i sindaci rappresentanti di tutti i cittadini a dare un segno forte. Lo Stato – ha concluso la Greco – nominasse a quel punto 150 commissari e che vengano loro a governare i nostri comuni ed a dare risposta alle comunità nei nostri territori".