Civita (Cs): prorogata fino al prossimo 31 gennaio la chiusura delle scuole

Prorogata fino al 30 gennaio prossimo la chiusura della scuola dell'infanzia comunale e della scuola primaria di Civita. Ieri mattina il sindaco, Alessandro Tocci, con una propria ordinanza, la n° 11, avente a oggetto: Emergenza Covid-19 - Proroga ordinanza n. 5 del 05/01/2021 "Chiusura della scuola dell'infanzia comunale e della scuola primaria statale dl Civita", ha disposto, fino al prossimo 30 gennaio compreso, la chiusura delle scuole presenti sul territorio comunale. Il sindaco Tocci, dopo aver richiamato i vari decreti legge, constatato "l'evolversi dell'attuale situazione di emergenza sanitaria e il carattere particolarmente diffusivo dell'epidemia su tutto il territorio nazionale e regionale", dato atto che "secondo l'ultimo monitoraggio settimanale sulla situazione epidemiologica in Italia, realizzato dall'Istituto Superiore di Sanità e dal Ministero della Salute, sulla base dei dati del periodo 28 dicembre 2020 - 3 gennaio 2021, l'indice di contagiosità RT nazionale è in aumento per la quarta settimana consecutiva e, per la Regione Calabria si attesta ad 1,15", nel considerare, ancora, che "tale situazione genera ancora qualche difficoltà per l'espletamento delle normali attività didattiche nel territorio comunale di Civita", ha ritenuto necessario prorogare la chiusura delle scuole fino al 30 Gennaio 2021 compreso, "al fine di scongiurare il propagarsi dei contagi, salvaguardando la salute di tutti i cittadini e per garantire la possibilità che l'attività scolastica sia svolta nel modo più sicuro possibile".

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"Prorogare fino al prossimo 31 gennaio la chiusura delle scuole - ha dichiarato il sindaco Tocci - non è stata certamente una decisione facile e indolore, tutt'altro. Sono pienamente consapevole di cosa significa <obbligare> i bambini a fare lezione da casa e a non poter interagire, giocare e stare assieme ai propri coetanei. Cosi come comprendo la volontà e le ragioni di alcuni genitori che vorrebbero che i propri figli tornassero a fare lezione in presenza, ma è chiaro, a tutti, che la ripresa della didattica in presenza rappresenta, considerato la situazione sanitaria esistente in questo nostro comprensorio, un elemento di forte preoccupazione. Come è risaputo, infatti, in questo nostro comprensorio vi è una situazione sanitaria che è fonte di preoccupazione per le autorità sanitarie e che sta generando una forte preoccupazione nel tessuto sociale. La scuola pur essendo, per molti, un luogo non a rischio, nessuno può confutare che la sua riapertura, in considerazione di tutto quello che ruota intorno a essa, possa essere un elemento di notevole rischio, per cui è difficile individuare la responsabilità stringente della scuola o del contesto esterno. Pur consapevole che il diritto allo studio e all'istruzione sono diritti riconosciuti e garantiti dalla Costituzione, con questa mia ordinanza, che va a prorogare la chiusura delle scuole, pur essendo ignorante in materia sanitaria e scientifica, ho inteso garantire il diritto alla salute e, soprattutto, alla vita dei ragazzi e di tutti i cittadini, specialmente delle persone più deboli. Sono fermamente convinto che il diritto alla Salute e alla Vita sia prevalente su tutti gli altri diritti. Il mio auspicio, cosi come credo quello di tutti, è quello che già dal prossimo febbraio si possa "estirpare" - ha concluso il primo cittadino, Alessandro Tocci - non solo l'ignoranza ma anche e, soprattutto, il Covid, e si possa ritornare non solo alle lezioni in presenza ma, soprattutto, a vivere tranquillamente la nostra vita".