Diritto all’istruzione negato, “Avanti Mendicino”: “Quella contro alunno di terza elementare ennesima manchevolezza dell’amministrazione Palermo”

"Stando alle comunicazioni ufficiali dell'Istituto Comprensivo, il 30 novembre avrebbe dovuto iniziare la didattica in presenza per alcune categorie di alunni più svantaggiate (BES, DSA, Legge 104/92, figli di operatori sanitari) le cui famiglie ne avessero fatto richiesta. Alla scuola elementare di Tivolille (che, attualmente si trova nell'ex sede COM) sembrava essere tutto pronto affinché un giovanissimo alunno, rientrante in quelle categorie, potesse riprendere le lezioni in presenza, dopo quasi un mese di totale inattività. In aula, erano presenti la sua insegnante di sostegno, la responsabile del plesso e anche un paio di meritevoli compagNi che, alla DAD, hanno preferito la didattica in presenza, proprio per fargli compagnia. Il resto della classe avrebbe dovuto partecipare da casa, sulla piattaforma telematica. Purtroppo, dopo neanche un'ora dall'inizio delle lezioni, docenti ed alunni hanno dovuto abbandonare i buoni propositi e abbandonare la classe e la scuola perché I termosifoni non funzionavano". Così in una nota il gruppo Avanti Mendicino.

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"Nel mese di settembre, come gruppo Avanti Mendicino avevamo denunciato la scarsa attenzione riservata dalla giunta comunale al mondo scolastico ed i ritardi con cui Il sindaco Palermo e l'assessore alla pubblica istruzione Bucarelli avevano individuato la struttura dove allocare provvisoriamente le classi del plesso A di Tivolille (oggetto di lavori di ricostruzione antisismica). I cittadini ricorderanno sicuramente che avevamo evidenziato gli ulteriori ritardi con cui erano partiti i lavori per adeguare l'ex sede COM alle esigenze scolastiche. È tristemente noto, infatti, che Palermo e Bucarelli, pur avendo avuto a disposizione tutta l'estate, hanno iniziato tali lavori solo 10 giorni prima dell'inizio della scuola! Dopo questo rocambolesco avvio dell'anno scolastico nella provvisoria sede ex COM, con tutti i disagi e lo spirito di adattamento che docenti ed alunni hanno dovuto sopportare, si aggiunge anche il grave episodio di ieri" si legge ancora.

"Alla coppia Palermo & Bucarelli diciamo che errare è umano, ma perseverare è diabolico. La loro superficialità ha impedito ad un giovanissimo alunno diversamente abile di andare a scuola. A questo punto, il rischio e che il prossimo lunedì 7 dicembre nessuno degli studenti di quel plesso possa riprendere le lezioni. Tutto questo è semplicemente vergognoso! In tre mesi né sindaco, né assessore Bucarelli si sono preoccupati di verificare il corretto funzionamento dei riscaldamenti. Evidentemente, tra nascite di nuovi gruppi, strategie politiche e squallide lotte di potere all'interno della stessa maggioranza, i nostri amministratori sono troppo impegnati per pensare ai problemi dei mendicinesi e del mondo scolastico – è la conclusione – ci preme infine rivolgere un sentito ringraziamento alla dirigente, a tutti gli insegnanti ed al personale scolastico per aver garantito, in questo difficile periodo di lock down, un eccellente didattica a distanza e, in questo caso specifico, per aver predisposto tutto quanto era di loro competenza per far partire questa forma mista di didattica in presenza e a distanza. Di fronte a questa ennesima figuraccia, sindaco e assessore Bucarelli dovrebbero solo dimettersi per quello che sempre più mendicinesi hanno avuto modo di constatare: la loro completa incapacità di amministrare il nostro paese".