Lsu/Lpu, Saracena in Comune: "Non possono subire una stabilizzazione penalizzante"

"L'ultima nota diramata dal Capo Dipartimento della Funzione Pubblica, con cui si invitano le amministrazioni pubbliche interessate ad adempiere alla ricognizione dei posti disponibili per le assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori socialmente utili, ha riaperto, anche sul piano mediatico, il dibattito sulla stabilizzazione del precariato storico nella Pubblica Amministrazione. Siamo davvero alle fine della telenovela che va avanti da oltre vent'anni?

--banner--

A ben vedere, la tanto agognata stabilizzazione, con passaggio a contratto a tempo indeterminato, quindi a dipendenti di ruolo, continua a far "dondolare" questi lavoratori su un'altalena di incertezze e cambiamenti di regole. Pur avendo avviato e sbandierato una definitiva chiusura di una vertenza che dura da oltre un ventennio, con chiusura al 31.12.2020, il governo sembra continui a porre limiti e cambiamenti sulle procedure avviate, per non parlare degli insulsi contrasti tra Ministero del lavoro e Ministero dell'Interno che stanno rendendo il percorso ancora più farraginoso. Nonostante i Comuni interessati si apprestino a compilare la piattaforma ministeriale per i dati relativi ai LSU (scadenza il 24 novembre), problematiche varie, riaffiorano per gli LPU che invece sembravano essere già inseriti. Ma la cosa più vergognosa è apprendere che questi lavoratori, che per oltre 20 anni hanno sopperito alle carenze di organico degli Enti pubblici e garantito la continuità dei servizi essenziali ai cittadini, dovranno accontentarsi (se si dovesse venirne a capo) di una stabilizzazione a 18 ore settimanali per le categorie operaie e, man mano a scendere, fino a 14 ore per le categorie più alte....! Questo è un vero e proprio attentato all'intelligenza e alla dignità dei lavoratori! Va ricordato, infatti, che oggi questi lavoratori sono contrattualizzati a tempo determinato a 26 ore settimanali. Logica vorrebbe che la stabilizzazione migliorasse la condizione contrattuale di questi lavoratori, riparando anche al torto subito per lunghi anni di lavorare in nero per lo Stato, senza contribuiti!" Il Movimento politico Saracena in Comune e il gruppo consiliare sono vicini a questi lavoratori e auspicano che tutto questo assurdo iter burocratico, degno del peggior costume italico, possa concludersi nel modo più celere e positivo per loro. Chiedono al sindaco e all'amministrazione comunale la massima attenzione nella gestione di questo delicato passaggio, per quanto di loro competenza.