Ziccarelli a muso duro sul commissario Miccoli: "Per avere reale contezza di Rende venga a trovarci facendosi accompagnare da chi gli ha rifilato cattive informazioni"

"Miccoli, uno dei gendarmi del PD cosentino, nel senso che è il commissario, cioè una funzione davvero anacronistica per i tempi attuali della politica, disinformato o imbeccato malamente sulla vita istituzionale di Rende, si erge a censore": a muso duro il segretario del Laboratorio Civico Domenico Ziccarelli sulle dichiarazioni lasciate da Marco Miccoli.

"E "toppa" scrivendo bugie maldestramente. Attacca con proiettili spuntati, non si rende conto di scivolare, non coglie ciò che nella nostra città si muove, gli apprezzamenti istituzionali che riceve l'amministrazione, il grande lavoro svolto nella prima fase e ciò che il sindaco e noi tutti, a cominciare dai dipendenti ai vari livelli di responsabilità, svolgiamo senza guardare l'orologio. Giorno e notte. Monitorando, intervenendo, segnalando, assistendo i cittadini. Ma lui cosa ne sa? È mai venuto a Rende? Venga, lo invito ufficialmente, venga quando vuole, anche all'improvviso che gli mostriamo le carte, i dati, gli uomini e le donne che lavorano facendo il miracolo di non lasciare nulla al caso. Venga, sarà il benvenuto. Si faccia accompagnare da chi gli ha rifilato cattive e menzognere informazioni. Magari potrà poi censurarlo", prosegue l'assessore.

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"Il PD di Rende –conclude Ziccarelli- è certamente cosa diversa. Polemica, attacca, propone, suggerisce ma con cognizione di causa. Il guaio è questo signore sconosce persino questo dato. Ed è grave. Non si gioca con la salute, con la pandemia, nemico insidioso in tutto il mondo, a Roma, in Emilia-Romagna come a Rende. Miccoli il messaggio del Presidente Mattarella non lo ha letto o non lo ha capito. Lo rilegga. La politica selvaggia non serve, serve compostezza, serietà, concretezza. Che a fare parole siamo tutti bravi".