Emergenza Coronavirus, Miccoli (Pd) contro Manna: “Il sindaco di Rende non nasconda il suo fallimento con critiche al governo”

Il commissario Marco Miccoli e il Pd cosentino tuonano contro il sindaco di Rende Marcello Manna.

"In un momento drammatico come questo, ci sono due modi per interpretare il ruolo di sindaco. Si può assumere il ruolo di guida di una comunità, mettersi a capo della riorganizzazione della macchina amministrativa per rispondere nel modo migliore e più utile alla popolazione per fronteggiare l'emergenza dettata dalla pandemia, coordinare gli aiuti, spiegare ai cittadini le disposizioni del governo, favorire gli aiuti che le associazioni ed il volontariato organizzano – è un primo passaggio della nota dem – oppure lo si può fare sfuggendo a tutto questo e accusare il governo o altri dei disagi di cui soffre la popolazione. Fare demagogia insomma, dire che si deve aprire tutto o tutto deve restare aperto: bar ,ristoranti, alberghi, cinema, teatri, palestre. E ovviamente lamentarsi del Dpcm del Governo. Ecco, il sindaco Manna ha scelto la seconda strada: fare il demagogo populista, sottraendosi alle sue responsabilità di guida in un momento drammatico che vive la sua città, probabilmente cercando di coprire il suo fallimento da sindaco, il fallimento della sua amministrazione e quindi, sfruttare il disagio e le difficoltà che le chiusure determinano".

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"Vuole tenere tutto aperto, ma paradossalmente chiude le scuole. Manna si rechi nei pronto soccorso degli ospedali, vada nei reparti Covid, visiti un reparto di terapia intensiva, parli con medici e infermieri, chieda lumi alla protezione civile, alle forze dell'ordine invece di fare filosofia sui giornali. Mi chiedo se il Sindaco di Rende conosce i dati dei contagi, se conosce cosa sta succedendo in tutto il paese o quello che sta accadendo in tutta Europa e nel mondo, se ha capito quale è il problema che abbiamo davanti – attaccano Miccoli e il Pd cosentino – i suoi colleghi in tutta Italia e molti suoi colleghi in Calabria, si stanno facendo carico in queste drammatiche ore, dei problemi delle loro città, non scaricano sul governo, non scaricano sugli altri, si stanno rimboccando le maniche. Non è responsabilità del Governo il processo di marginalizzazione che la città dove risiede l'Università di Calabria, ha subito nel corso di questi ultimi 6 anni, con evidenti ripercussioni per i cittadini, causata da una mancanza di programmazione della sua amministrazione".

Così come non è colpa del Governo se non siano stati ancora spesi i fondi dell'agenda Europea 2014/2020. Sindaco, lasci stare le strumentalizzazioni, non tenti di giocare la sua partita personale sulla pelle dei cittadini di Rende – si chiude così la nota dem – faccia il serio, faccia il Sindaco se ne è ancora capace, altrimenti si dimetta. La città di Rende gliene sarebbe grata"