Cedole librarie: la proposta di Apicella

"E' un momento difficile per tutti noi, in particolare per il mondo delle attività produttive che stanno pagando lo scotto maggiore di questa "guerra" batteriologica che è capitata. E quindi, fuori da ogni logica voler polemizzare sui compiti e le responsabilità che fanno capo a ciascuno. Considero però urgente intervenire ed, anzi, mi meraviglio come si sia potuti arrivare a fine ottobre per la consegna delle cedole librarie quando la scuola è iniziata a settembre.

Ma tanto è. Dobbiamo ora prendere in mano con vigore la situazione e garantire il diritto all'istruzione dei nostri bambini soprattutto in questo delicato momento in cui lo spettro di una nuova chiusura delle scuole incombe sulla Calabria.

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Quindi la mia proposta è che il Comune acquisisca dagli istituti scolastici l'elenco dei testi che ogni scuola elementare ha stabilito di adottare e li acquistati direttamente dalle case editrici. Questa è l'unica soluzione per ovviare al diniego dei librai di consegnare i libri alle famiglie senza che questi siano preventivamente pagati. Non si possono infatti costringere gli imprenditori a fare qualcosa che non vogliono fare ma non può il Comune rimanere intrappolato in questo gioco e non essere vicino in momenti così drammatici alla comunità scolastica. Penso che una assunzione di responsabilità così forte da parte del Comune di Cosenza rappresenti anche uno scatto di orgoglio delle istituzioni e di difesa sostanziale degli interessi dei più fragili, che sono i bambini e soprattutto quelli maggiormente esposti al rischio di povertà educativa". Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Cosenza, Annalisa Apicella.