San Giovanni in Fiore, Belcastro all'Asp: "Non è più possibile utilizzare oncologo per coprire i turni del reparto di Medicina"

«Non è più possibile utilizzare l'oncologo dell'ospedale di San Giovanni in Fiore per coprire i turni del reparto di Medicina. Bisogna consentirgli di curare i suoi pazienti, oppure dovrò andare allo scontro con i vertici dell'Asp di Cosenza». Lo afferma con toni perentori il sindaco uscente di San Giovanni in Fiore, Giuseppe Belcastro, che annuncia un'azione clamorosa: «Sarò costretto ad agire con un'ordinanza urgente, se la direzione dell'Asp di Cosenza dovesse ancora imporre questo utilizzo dell'oncologo per i turni della Medicina. Si tratta di una scelta che penalizza i pazienti in chemioterapia presso l'ospedale civile di San Giovanni in Fiore. Abbiamo lottato tanto perché nel nostro ospedale fosse possibile praticare le chemioterapie. Ora non possiamo permetterci che chiuda l'ambulatorio oncologico, con la scusa della carenza di personale medico, che va reperito al più presto senza privare i malati di tumore dello specialista che ne conosce patologie e sofferenze».

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«Mi appello alla commissaria dell'Asp di Cosenza, Cinzia Bettelini, perché – conclude Belcastro – entro 48 ore risolva la situazione. Diversamente dovrò, mio malgrado, aprire un conflitto istituzionale per difendere i pazienti oncologici in cura nell'ospedale di San Giovanni in Fiore».