Corigliano-Rossano (Cs), Commissione Statuto, auditi comitati e soggetti associativi

Con la seduta di venerdì 25 settembre si è aggiunto un altro tassello al lavoro di audizione, iniziato prima dell'estate e portato avanti dalla Commissione Statuto con diverse sedute ad hoc, di tutta una serie di soggetti cui è stato chiesto un contributo, sia orale che scritto, ai fini della redazione del primo statuto del Comune nuovo. Nella seduta di ieri sono stati ascoltati singolarmente e ad horas i portatori di interessi diffusi che ne avevano fatto richiesta. Ad aprire le audizioni è stato il Comitato per il Ritorno all'Autonomia, rappresentato da Mario Gallina, che ribadita la necessità di una ricerca di marcatori identitari fra i due ex Comuni di Corigliano e Rossano ha chiesto di prevedere una finestra nello Statuto per un eventuale ritorno alla situazione pre fusione; è stato poi il turno dell'Osservatorio sulla Fusione, per il quale sono intervenuti Vincenzo Figoli, che ha sottolineato l'importanza di un coinvolgimento maggiore dell'organismo in fase di discussione e Sandrino Fullone, che ha sottoposto alla Commissione interessanti spunti giurisprudenziali. Ha chiuso l'audizione il Comitato Acqua per Tutti Rossano, per il quale ha preso la parola Elisabetta Salatino che ha ribadito l'importanza di uno statuto comunale che riconosca l'acqua pubblica come diritto dei cittadini e proposto l'istituzione di una Consulta dei Beni Comuni a supporto dell'azione amministrativa. I lavori sono stati coordinati dal Presidente del Consiglio Comunale Marinella Grillo e dal consigliere anziano Vincenzo Scarcello, attesa l'assenza del Presidente Maria Salimbeni. Presenti, oltre ai membri della Commissione, i consiglieri Alboresi e Cesare Sapia.

"Il lavoro della Commissione proseguirà adesso su due fronti – ha spiegato il Presidente Salimbeni – uno di studio e lavoro serrato e l'altro volto a favorire la partecipazione attraverso tavole rotonde, incontri pubblici a tema e altre forme di animazione territoriale. Mi preme ribadire che resta ferma la possibilità per chiunque di continuare a far pervenire richiesta di audizione, suggerimenti e indicazioni attraverso i canali ufficiali, quale ad esempio la PEC della Commissione, non limitandosi a esternazioni estemporanee sui media. È sintomo di interesse qualsiasi tipo di manifestazione di pensiero sul tema dello Statuto ma è ovvio che i suggerimenti o le proposte che non transitano attraverso i luoghi istituzionali deputati al dibattito rischiano di restare senza traccia e, soprattutto, di non avere evidenza nei lavori preparatori della commissione statuto".

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