Corigliano Rossano (Cs), Osservatorio sulla fusione: “Scarso coinvolgimento dei cittadini nella redazione dello Statuto”

Riunito nelle ultime ore il Direttivo dell'Osservatorio permanente sulla gestione e gli effetti della Fusione Coro, presieduto da Vincenzo Figoli. In agenda: la questione della riapertura del tribunale della Sibaritide; il dibattito sullo Statuto comunale; la necessità di coinvolgere i cittadini nelle scelte importanti della vita sociale.

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Importante – si legge nel comunicato stampa dell'Osservatorio - si è rivelata la decisione dell'Amministrazione comunale di indire un Consiglio comunale sulla riapertura di un Presidio di giustizia nella Sibaritide, rafforzata tale esigenza dal dato inconfutabile che la prima città della Provincia di Cosenza sia sprovvista di tribunale. Preliminarmente, l'Osservatorio invita, al fine di evitare errori del passato, a perseguire un percorso unitario e non divisivo. Non è tempo di elevare polemiche e, volutamente, vogliamo sorvolare sui metodi e i criteri utilizzati riguardo l'organizzazione e i contenuti espressi nel corso dell'Assise. Riteniamo positiva, tuttavia, la decisione di manifestare un rinnovato impegno sulla vertenza "tribunale" caduta, anch'essa, nella vile rassegnazione. Un nuovo punto di partenza, dunque, che non può né deve ripercorrere gli stessi errori del passato. E le tante assenze in quell'Assise ne sono una riprova.

Tra i punti trattati: il potenziamento, necessario, delle forze dell'ordine. L'elevazione a Distretto di Polizia dell'attuale commissariato di sicurezza di Corigliano Rossano, e delle due compagnie di Carabinieri di Corigliano Rossano a reparto.

Partecipazione attiva: Statuto, Fusione e Bilancio
L'Osservatorio denuncia forti limiti dell'Amministrazione comunale in carica in materia di coinvolgimento e di partecipazione attiva dei cittadini nella redazione dello Statuto, nell'approccio culturale alla Fusione, e nella pianificazione e programmazione della manovra finanziaria.

Siamo stati e continuiamo ad essere strenui sostenitori della tesi secondo cui amministrare una città complessa, in questo caso due in una, possa produrre oggettive difficoltà di gestione ordinaria. Ed è proprio questa visione che contestiamo: concepire gli attuali assetti come se fossero, ancora oggi, due realtà separate. In questo notiamo un fallimento dell'attuale Governo cittadino nel saper indottrinare una prospettiva d'insieme che ancora manca, anzi, purtroppo, si registrano umori che vanno in tutt'altra direzione.
Riteniamo e rimarchiamo l'assoluta necessità che la Fusione vada posta al centro dell'agenda politico-amministrativa. Rivolgiamo un invito-appello al Delegato alla Fusione Claudio Malavolta affinché assuma seriamente in esame e valuti attentamente, e con responsabilità, la straordinaria fase storica cui siamo chiamati. Ci siamo sempre resi disponibili al confronto e continuiamo ad esserlo, ove mai il Delegato Malavolta volesse porsi in modalità di ascolto con l'Osservatorio.