Tutela pensioni e pensionati: a Cosenza attivo unitario dello Spi Cgil, dell’Fnp Cisl e della Uilp Uil

Si è tenuto presso la Sala degli Specchi del Palazzo della Provincia di Cosenza l'attivo unitario delle pensionate e dei pensionati dello Spi Cgil, dell'Fnp Cisl e della Uilp Uil, nell'ambito di un percorso di iniziative territoriali e nazionale che sfoceranno nella manifestazione nazionale del prossimo 1° giugno, che porterà a Roma, in Piazza San Giovanni, migliaia di pensionati all'insegna dello slogan "Dateci retta. Abbiamo 16 milioni di buoni motivi".

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"L'attivo ha registrato l'ampia partecipazione di delegazioni giunte da tutto il territorio provinciale e dopo l'introduzione curata da Franco Spingola, Segretario Generale dello Spi Cgil della Cgil Pollino Sibari Tirreno, si sono susseguiti numerosi interventi, moderati dal Segretario Provinciale dell'Fnp Cisl di Cosenza, Salvatore Graziano, di dirigenti sindacali dei sindacati dei pensionati ma anche di segretari territoriali e regionali confederali.
Nel corso del dibattito, insieme alle tematiche che sono alla base della mobilitazione nazionale e cioè la tutela delle pensioni, la necessità della legge sulla non autosufficienza, l'invecchiamento attivo e in salute, il diritto a curarsi, la riduzione delle tasse, sono emerse con forza le condizioni drammatiche dei servizi sociali e sanitari nell'intero territorio e di come le pensionate ed i pensionati calabresi – il 90% dei quali peraltro percepisce assegni pensionistici al di sotto dei 1000 euro – vivano in una condizione di disagio che diventa spesso povertà, emarginazione, solitudine e rinuncia alle cure mediche, laddove la pensione delle persone anziane costituisce l'unica entrata certa di nuclei familiari, i cui giovani, come noto, non riescono ad entrare nel mondo del lavoro, se non con occupazioni precarie o discontinui, se non costretti a riprendere la strada dell'emigrazione.
L'attuale Governo, più volte sollecitato, non ha inteso accedere ad un confronto con le Organizzazioni sindacali dei pensionati. Anzi – ed è notizia di oggi sulla stampa nazionale – con la manovra economica 2019 ha messo nuovamente mano ai meccanismi di perequazioni degli assegni pensionistici, che dovrebbero servire a preservare il potere di acquisto degli stessi, probabilmente per "fare cassa" e poter finanziare misure, forse prive di coperture finanziarie, come "quota 100", che non incide sull'impianto della Legge Fornero della quale era stata promessa l'abolizione, o il "reddito di cittadinanza" che sta rivelando una serie di problematicità ed è comunque assai lontano dal risolvere il problema della povertà, come pomposamente annunciato all'atto della promulgazione della legge istitutiva.
Ma è la situazione complessiva della Calabria e dell'intero Mezzogiorno ad aver sollecitato le Segreterie nazionali di Cgil Cisl e Uil ad organizzare a Reggio Calabria per il 22 giugno una manifestazione nazionale che, come sottolineato da Santo Biondo, Segretario Generale della Uil Calabria nel concludere l'incontro pubblico, servirà a porre nuovamente al centro del dibattito politico la questione meridionale, il divario tra Nord e Sud del Paese, che si manifesta nella carenza dei servizi sociali e sanitari ma anche in quella delle infrastrutture, dei trasporti, degli interventi di tutela del territorio e, soprattutto, nella mancanza di una iniziativa forte che crei lavoro e ridia slancio allo sviluppo del Sud.
L'importante confronto di oggi, secondo Biondo, ha anche fatto da battistrada per altre iniziative che porteranno alla manifestazione del 22 giugno, per assicurare una partecipazione ampia e sentita di tanti calabresi che non sono rassegnati ad un inarrestabile declino e che sentiranno in quella occasione la vicinanza forte e convinta di Cgil Cisl e Uil".