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Cinema e impegno civile: grande successo per il Gelsomini Film Festival 2025 con special guest Simona Cavallari

Grande successo per la IV edizione del Gelsomini Film Festival, andato in scena a Siderno e Roccella Jonica, confermandosi un appuntamento culturale di riferimento per il cinema d’autore, l’impegno civile e la valorizzazione delle nuove voci del panorama cinematografico. L’evento è promosso e organizzato dalla Scuola Cinematografica della Calabria, ente accreditato dalla Regione Calabria, con il patrocinio del Comune di Roccella Jonica, in collaborazione con i partner culturali del territorio – Cooperativa Sociale Pathos, Eurocoop Servizi Jungi Mundu, Fidapa Siderno, Sportello legale antiviolenza di Siderno e Centro di aggregazione sociale “La meglio gioventù Senior” di Siderno – per la direzione artistica di Lele Nucera.

Un cartellone di alto profilo, tra linguaggi artistici e riflessione civile, ha dato spazio a temi complessi e di forte attualità, raccontati con sensibilità e profondità – violenza di genere e migranti – attraverso opere cinematografiche di grande intensità come “Even” di Giulio Ancora e “Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti.

“Even”, liberamente ispirato alla storia di Roberta Lanzino, dramma psicologico, con elementi crime, narra la storia di una giovane adolescente legata a un femminicidio rimasto a lungo sepolto nel silenzio. Alla proiezione hanno partecipato il regista Ancora, tra i talenti emergenti più interessanti del cinema indipendente, e gli attori Simona Cavallari, ospite speciale del Festival, Martina Chiappetta, Annalisa Giannotta e Costantino Comito.

“Cutro, Calabria, Italia” di Mimmo Calopresti ha riportato al centro del dibattito la tragedia del naufragio avvenuto nel febbraio 2023, con una lettura documentale intensa per cui il film ha vinto il Nastro d’Argento nella sezione “Cinema del reale”.  Calopresti, regista pluripremiato, sin dall’inizio al fianco della Scuola Cinematografica della Calabria, nelle sue opere affronta temi sociali e culturali di grande importanza: citiamo “Preferisco il rumore del mare”, “Volevo solo vivere” e “Aspromonte – La terra degli ultimi”.

Simona Cavallari, attrice tra le più apprezzate del panorama nazionale, ha ripercorso i passaggi fondamentali della sua esperienza, dagli esordi cinematografici con “Pizza Connection” di Damiano Damiani, al successo televisivo de “La piovra”, ha calcato il red carpet di Cannes con “Il sogno della farfalla” di Marco Bellocchio, è stata tra i protagonisti della serie tv “Il capo dei capi”, e Claudia Mares in “Squadra antimafia”. Di recente l’abbiamo vista ancora in tv con “Storia di una famiglia perbene” e “Viola come il mare”, confermando la sua grande capacità di unire qualità artistica ed empatia con gli spettatori.

«Due film necessari, per i temi trattati e per il valore artistico – dichiara il direttore artistico, Lele Nucera – Il cinema deve anche raccontare il reale, scuotere le coscienze. Per questo abbiamo pensato a due opere così significative e in linea con la nostra idea di arte e di impegno civile».

Le proiezioni sono stati introdotti dai cineforum, condotti dalla giornalista Maria Teresa D’Agostino, per riflettere e sensibilizzare: sul tema della violenza di genere sono intervenute Rita Commisso, presidente Fidapa Siderno, Caterina Origlia, responsabile Sportello antiviolenza Siderno, e Cesira Sorace, presidente associazione “Senior”; sul tema migranti, sono intervenuti Vittorio Zito, sindaco di Roccella Jonica, Maria Paola Sorace, presidente Cooperativa Sociale Pathos, Serena Franco, progettista per la Eurocoop Jungi Mundu, e ha portato la sua testimonianza di integrazione Arezo Rashidi, giovane afghana che ha da poco iniziato il suo percorso di studi all’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Accanto alle proiezioni, il festival ha visto anche le performance a tema curate dagli studenti della Scuola Cinematografica della Calabria. Sul palco si sono esibiti Matilde Pisano, Venere Lopez, Roberto Labrini, Giuseppe Russo, Marika Ligato e Chiara Pilello, in performance che hanno dialogato con i temi del festival, luci e regia dello studente Andrea Mancina, confermando il valore formativo e creativo del percorso didattico della Scuola.

Ampio spazio è stato dedicato alla migliore produzione cinematografica calabrese dell’ultimo anno: nella sezione dei cortometraggi in concorso, la cui selezione e la direzione dell’evento di premiazione sono stati curati da Vincenzo Caricari, regista e docente di Storia del cinema e pratica sul set della Scuola Cinematografica della Calabria, ha visto la proiezione di “Leggera”, regia di Emiliano Barbucci, “Laddove manchi”, regia di Mauro Lamanna, “Amelia”, regia di Orefice & Belusci, “Velocità di fuga”, regia di Andrea Belcastro. A decretare i vincitori è stata la giuria composta dagli studenti della Scuola, che hanno offerto uno sguardo sensibile e attento, dimostrando maturità critica.

Il Premio Miglior Cortometraggio 2025 è andato a “Velocità di fuga”, opera che ha colpito la giuria per la semplicità e l’originalità del linguaggio cinematografico, così come quello per la Migliore interpretazione, che ha visto conferire il riconoscimento ad Alessandro Cosentini, per la straordinaria capacità di comunicare emozioni profonde senza pronunciare una sola parola. Il corto racconta con delicatezza uno stato d’animo condiviso da molte persone, giovani e non solo: sentirsi lenti, indietro, immobili, invitando a difendere la propria velocità individuale e a mantenere vivo un sogno, un ricordo o un obiettivo capace di diventare una via di fuga dall’inerzia della quotidianità. Menzione Speciale ad Anna Maria De Luca per la sua interpretazione intensa e misurata nel cortometraggio “Amelia”.

Un videoclip ispirato a una celebre scena del film premio Oscar “La La Land”, interpretata da due giovani attori della Scuola Cinematografica della Calabria, Giuseppe Russo e Marika Ligato, e girata all’interno del Cinema Nuovo di Siderno, ha fatto da sigla al Festival.

La Scuola Cinematografica, luogo di formazione professionale e di sostegno al talento, si avvale di professionisti di qualità come il direttore Lele Nucera, la presidente Emma Loiero, la coordinatrice Francesca Pasqualino, il direttore artistico Fabrizio Ferracane, il presidente onorario Mimmo Calopresti, i docenti Bernardo Migliaccio Spina, Vincenzo Caricari, Vincenzo Muià, Francesco Aiello, Carlo Frascà, Annalisa Giannotta, Francesco Gallelli, Marcella Mesiti. Scenografa Miriam Lacopo.

«Il Gelsomini Film Festival si è confermato uno spazio in cui il cinema diventa incontro, riflessione e voce del territorio – conclude Lele Nucera – Vogliamo perciò ringraziare le istituzioni, le associazioni, quanti hanno collaborato a questa edizione e i nostri studenti, autentica forza vitale della Scuola. Grazie a tutti, con grande entusiasmo iniziamo ora a lavorare a un’edizione estiva del Festival».

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