Sono solo alcune delle entusiasmanti recensioni che i critici hanno dedicato al film “Una femmina” di Francesco Costabile, presentato nella sezione Panorama del Festival del cinema di Berlino 2022. Un film calabrese, fatto da un calabrese, che parla calabrese, liberamente ispirato al libro inchiesta “Fimmine ribelli. Come le donne salveranno il Paese dalla ‘Ndrangheta”, del giornalista Lirio Abbate.
E’ stato il film “Anime nere” nel lontano 2014 ad aprire la strada al “Nuovo Cinema Calabria”: da lì in poi si sono moltiplicate le produzioni cinematografiche nella nostra regione, alternando film e serie tv commerciali ad altri prodotti altamente autoriali. Come questo di Costabile, calabrese, regista esordiente, diplomato al Centro sperimentale di Cinematografia di Roma. Una femmina riesce a combinare la denuncia dell’arretratezza dei luoghi ritratti con il dramma introspettivo e il thriller dei film sulla vendetta. Cupo come tutti i suoi personaggi, compresa la sua eroina positiva, Costabile riesce a creare l’idea che si parli di una comunità chiusa e immobile, che non può fare affidamento ad elementi esterni (forze dell’ordine o politica), per sperare in un’evoluzione, l’unica speranza è un’implosione avviata proprio da
chi si trova già in quei meccanismi.
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Tra i protagonisti, Fabrizio Ferracane, già visto in “Anime nere” e “Il traditore” e Anna Maria De Luca, già vista in “Padre nostro”, spicca l’esordiente Lina Siciliano, 26 anni: ha un viso capace di rimanere scolpito nello sguardo degli spettatori. Costabile ha dichiarato di averla scelta proprio perché non professionista e, allo stesso tempo, in grado di immedesimarsi nella storia di Rosa.
Per goderne di questa visione e per ascoltare la testimonianza di alcuni tra i tanti attori e maestranze coinvolte del nostro territorio, l’appuntamento è per Sabato 26 Febbraio, alle 19.45, presso la Sala Blu del Cinema Vittoria di
Locri (RC).