Palazzina Laf (di Michele Riondino), C’è ancora domani (di Paola Cortellesi), Le Vele Scarlatte (di Pietro Marcello), Race for Glory – Audi VS. Lancia (di Stefano Mordini), L’Ombra di Caravaggio (di Michele Placido): questi i film scelti dal presidente Anec Calabria, Giuseppe Citrigno, e dal direttore artistico, Massimo Galimberti, e proiettati nei primi quattro giorni de “La Primavera del Cinema Italiano Film Fest – Premio Federico II”.
Lunedì 23 settembre si entra nel vivo della kermesse sostenuta dalla Fondazione Calabria Film Commission. Alle ore 20.00, al Cinema Citrigno di Cosenza, si terrà una serata evento con la partecipazione del regista del film “Un mondo a parte” Riccardo Milani e dell’antropologo calabrese Vito Teti. Sarà un viaggio alla riscoperta dei luoghi perduti, dove rimane vivo il concetto di comunità e “Restanza”. “Restanza significa sentirsi ancorati e insieme spaesati in un luogo da proteggere e nel contempo da rigenerare radicalmente”, è proprio il testo dell’antropologo calabrese ad essere citato nel film “Un mondo a parte”, vincitore del Nastro d’argento 2024 come miglior commedia, dove i protagonisti sono Antonio Albanese e Virginia Raffaele. La pellicola, che racconta l’umanità delle persone con la chiave della commedia, affrontando il tema dello spopolamento dei piccoli borghi e la conseguente chiusura delle scuole, ha conquistato un enorme successo, risultando il film italiano più visto nel 2024.
Martedì 24 settembre, alle ore 20.15, al Cinema San Nicola di Cosenza, anteprima calabrese del film “Quasi a Casa”, prodotto da Nanni Moretti (Sacher Film), Marta Donzelli e Gregorio Paonessa (Vivo Film) e Rai Cinema. A incontrare il pubblico in sala la giovanissima regista Carolina Pavone, che ha debuttato alla Mostra del Cinema di Venezia con il suo primo lungometraggio.
Quasi a casa racconta la storia di una giovane musicista, Caterina (interpretata da Maria Chiara Arrighini), che un giorno incontra il suo idolo, Mia, una famosa cantante, modella e attrice francese (Lou Doillon). Le due donne stringono una forte e inattesa amicizia, ma la differenza di età e di status rende molto complicato e turbolento il loro legame. La regista di origine calabrese, Carolina Pavone, classe 1994, dopo aver esordito come assistente alla regia con Nanni Moretti nei film “Mia madre”, “Tre piani” e “Il sol dell’avvenire”, oggi si gode il suo pubblico in sala con il primo lungometraggio.