“Io penso che un uomo senza utopia, senza sogno, senza ideali, vale a dire senza passioni e senza slanci sarebbe un mostruoso animale fatto semplicemente di istinto e di raziocinio, una specie di cinghiale laureato in matematica pura” - Fabrizio De Andrè
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“Magna Graecia Film Festival”: il programma di domani

La quarta giornata della 20esima edizione del Magna Graecia Film Festival, diretto da Gianvito Casadonte, vedrà protagonista, domani sera martedì 1 agosto, nell’Arena Porto di Catanzaro, Daniele Ciprì, presidente della giuria della sezione “Opere prime e seconde documentari”. Il regista e sceneggiatore italiano ha una lunga carriera alle spalle e ha dato vita, in collaborazione con Franco Maresco, ad un cinema surreale, sperimentale e per molti versi rivoluzionario. Ciprì è anche stato Direttore della fotografia per registi del calibro di Marco Bellocchio, Roberta Torre e Matteo Rovere.

In serata, sarà inoltre proiettato il film in concorso “La caccia” di Marco Bocci, presentato dal noto attore italiano celebre per tanti ruoli più importanti tra cui quelli del commissario Nicola Scialoja in Romanzo Criminale e del vicequestore Domenico Calcaterra in Squadra antimafia. Una favola nera contemporanea, quella raccontata da Bocci nella sua opera seconda, oltre che un racconto familiare di quattro fratelli che si ritrovano in seguito alla morte del padre.

Il Festival proporrà un evento extra, alle ore 19, nella Terrezza dell’Hotel Palace di Catanzaro, con la presentazione di Dove nasce il sole, il libro dell’attrice Rocío Muñoz Morales. Al centro della storia, una giovane donna alla ricerca della propria felicità. Il romanzo è ambientato nella splendida isola di Capri: tema portante è l’amore autentico, quello per cui nessuno dovrebbe rinunciare mai a essere se stesso, ma anzi dovrebbe donarsi all’altro “non nella sua metà perfetta ma nella sua metà più vera”.

Il MGFF torna a collaborare con il Clorofilla Film Festival, ospitando al Chiostro del San Giovanni di Catanzaro la proiezione del corto vincitore del Premio Vittorio De Seta: “Donde los niños no suenan” di Stefano Sbrulli, che racconta le conseguenze drammatiche legate allo sfruttamento minerario in Perù. Il premio, nel valorizzare la figura del regista, vuole promuovere e diffondere, attraverso il documentario, la conoscenza di storie e luoghi dimenticati, di vicende umane di confine, patrimoni inalienabili dell’umanità.

A seguire, inoltre, sarà presentato “La timidezza delle chiome” di Valentina Bertani – in concorso al Festival nella sezione “Opere prime e seconde documentari” – presentato da uno degli sceneggiatori del film, Emanuele Milasi. Selezionato alle Giornate degli autori di Venezia 79 e premiato come Miglior film italiano ai Diversity Media Awards 2023, il docufilm è un ricco collage della vita di Benjamin e Joshua – due gemelli omozigoti che hanno una disabilità intellettiva – mentre esplorano con caparbietà un mondo che sembra poco disposto ad accoglierli.
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