Piano Bee a Soveria Simeri, il bilancio dell’iniziativa di “Confine Incerto”

"Un progetto interessante e innovativo che ci ha permesso di recuperare tradizioni culturali e sociali della nostra identità ed incastonarle nella realtà del nostro centro urbano. E questo grazie al grande lavoro dell'associazione 'Confine Incerto', che hanno saputo cogliere e concretizzare la bellissima occasione offerta dai finanziamenti della Regione Calabria". E' quanto afferma il sindaco di Soveria Simeri, Mario Amedeo Mormile, a conclusione del progetto "Piano Bee" promosso e sostenuto dal Comune di Soveria Simeri con il co-finanziamento della regione Calabria a valere sul Avviso pubblico per la Selezione e il Finanziamento di interventi per la Valorizzazione del sistema dei beni culturali e per la Qualificazione e il Rafforzamento dell'attuale Offerta Culturale presente in Calabria - Annualità 2019 –Azione 1 Tip 1.3, realizzato dall'associazione culturale "Confine Incerto".

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Un progetto finalizzato a sensibilizzare soprattutto le giovani generazioni alle tematiche ambientali attraverso l'arte e la formazione che si è articolato in un intenso e partecipato cartellone di iniziative, capaci di mettere in evidenza lo stretto rapporto tra cultura e natura cogliendo e sintetizzando al meglio i legami tra uomo, ambiente, risorse e inquinamenti.

Il programma, che ha visto momenti importanti come il recupero dei Palloni di Santa Lucia, è stato completato nelle scorse settimane con l'inaugurazione dell'opera di Angelo Ventimiglia denominata "Genesis", realizzata a Villa Cecilia Faragò.

Un Cartellone - quello realizzato tra novembre e dicembre - costruito con grande competenza e professionalità da Emi Bianchi, Giorgia Boccuzzi, e Anna Macrì garanzia di impegno e passione, lungo un percorso fatto di laboratori didattici e incontri capaci di valorizzare il rapporto con la natura e la tradizione che conservano la memoria e, quindi, il senso della comunità.

Al centro dei laboratori, ad esempio, la costruzione degli strumenti musicali con materiali poveri come canne, carta, foglie, bastoncini e noci che richiamavano anche qui le nostre tradizioni calabresi.

Ma anche la "guerrilla botanica" nata dopo una serie di laboratori sull'ambiente, bombe di semi consegnate ai ragazzi e alle ragazze che sono stati protagonisti degli eventi con una sentita partecipazione. Ad occuparsi del "teatro in natura", Anna Macrì che ha cercato di comunicare ai ragazzi l'importanza di salvaguardare il pianeta e le connessioni imprescindibili tra l'uomo e la natura. E questo attraverso gli odori, i rumori, il suono, la trasformazione in animale o in una pietra e una foglia, attraverso un "gioco teatrale" che è riuscito a far entrare tutti i partecipanti in connessione con il mondo, per capire l'importanza delle relazioni e della salvaguardia dell'ambiente.

Tra le iniziative più belle quella in piazza Calvario, quella di Urban Restyling a cura dell'Associazione Culturale "iLorazepam" che si batte da sempre contro le ingiustizie, favorendo l'inclusione sociale delle persone meno fortunate.
Un magico tocco di colore affidato ai sorrisi di Vincenzo Garcea, Iolanda Tuselli, Ernesto Ielapi, Fortunato Criniti, ospiti della struttura Salus Mentis di proprietà di Armando e Gioacchino Raso e Roberta Guinicelli. Le parti colorate richiamano la costruzione dei palloni, la recuperata tradizione delle lanterne magiche, utilizzando ad esempio il sughero di cui il territorio di Soveria è molto ricca, e sui è incentrato l'artigianato; mentre il bianco si rifà alla lavorazione del vetro, un'altra tradizione della zona.

"In tutto il nostro territorio ci sono segni tangibili di questo progetto che ha saputo arricchire lo spazio urbano con straordinarie installazioni – ha concluso Mormile -. Nel complesso, siamo soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare. Ringraziamo molto Confine Incerto per l'impegno e l'attività che ha saputo realizzare e contiamo di ripetere queste iniziative, tra l'altro molto utili in un momento difficile come questo, prima di tutto per il fondamentale recupero della socialità che ci è mancata tanto".