La proposta di De Biase: "Monumento congiunto, che riporti i nomi dei caduti nella II guerra mondiale di Nicastro e Sambiase"

"Un appello rivolto al Sindaco Paolo Mascaro: Lamezia merita la realizzazione di un Monumento congiunto, che riporti i nomi dei caduti nella II guerra mondiale di Nicastro e Sambiase. A tale proposito c'è da ricordare, che nel 2019 il Consigliere Ruggero Pegna presentò una mozione tra cui inserì la necessità di realizzare un monumento congiunto. La premessa richiama l'imminente ricorrenza del 4 novembre, che come risaputo, nel tempo è stata sempre molto avvertita, a cominciare dal periodo fascista. Tale «festa nazionale», così chiamata, venne istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella Iª Guerra Mondiale considerata il completamento del processo di unificazione risorgimentale. In breve, venne scelta tale data perché proprio in questo giorno entrò in vigore l'armistizio firmato il 3 novembre del 1918, con la resa dell'Impero d'Austria e Ungheria al Regno d'Italia. Nel 1921, in occasione della ricorrenza, venne traslato e sepolto nell'Altare della Patria a Roma, il Milite Ignoto: ricorre, dunque, quest'anno il 1° centenario. Nel 1922, poco dopo la «Marcia su Roma», la festa cambiò nome in «Anniversario della Vittoria», con un chiaro e forte richiamo alle mire belliche dell'Italia, che accompagnerà gli italiani lungo tutto il ventennio fascista. Essa diventò, pertanto, una delle ricorrenze più sentite e celebrate, anche durante gli anni di guerra, almeno sino al 1942 e poi nel Dopoguerra sino ad una decina di anni addietro. Dunque, guardando al nostro territorio e veramente ad una città del domani, radicata sui valori antichi — che richiamano la storia delle tre realtà che oggi formano Lamezia — perché non realizzare un Monumento congiunto rivolto ai Caduti della II Guerra Mondiale di Nicastro e Sambiase? A Sant'Eufemia non ce ne furono per fortuna perché il Comune venne istituito nel 1935 e, pertanto, i nati a partire da quella data non furono in età di leva. Un atto doveroso ma anche, e soprattutto, necessario per correggere vistosi errori ed omissioni presenti sulle lastre di marmo affisse sui monumenti della Grande Guerra, recentemente messi alla luce in un importante saggio storico a firma del ricercatore Massimo Iannicelli: «Nicastro ed il suo circondario durante la II Guerra Mondiale». Va considerato che le attuali lastre con i nomi degli ex comuni di Nicastro e Sambiase vanno rifatte perché errate, quindi, varrebbe la pena puntare su una nuova opera, ossia un «Monumento congiunto ai Caduti della II Guerra Mondiale di Nicastro e Sambiase.» L'area sulla quale potrebbe sorgere tale nuova opera con l'elenco — non solo delle vittime militari, ma anche di quelle civili — è l'ampia piazza ancora in fase di ultimazione antistante la imponente e sontuosa chiesa interparrocchiale di San Benedetto. Da valere come proposta naturalmente. La scelta di questo sito rappresenterebbe idealmente la definitiva unificazione di Nicastresi e Sambiasini — ma anche della consorella Sant'Eufemia — tra l'altro posto vicino a due importanti simboli della storia nazionale: il Municipio (Civitas) e la Chiesa (Ecclesia). All'uopo si potrebbe costituire un Comitato Pro Erigendo Monumento che possa portare avanti l'iter burocratico e raccogliere congiuntamente i fondi necessari per la realizzazione del medesimo, così come venne fatto alla fine della Grande Guerra a Nicastro e a Sambiase.

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Lamezia Terme sarebbe così una delle poche città d'Italia a dotarsi di un apposito monumento, per di più congiunto, per ricordare tutti, e ripeto tutti, i suoi figli diletti che persero, giovanissimi, la vita durante la II Guerra Mondiale. Tenuto conto che la Chiesa di San Benedetto, per la sua indiscutibile imponenza, rappresenta l'unità reale di Lamezia, si auspica, che quanto sopra esposto risulta meritevole dell'attenzione del Sindaco Mascaro e del Consiglio comunale, affinché si voglia programmare nei tempi e nei modi più opportuni ogni azione atta ad affrontare, con disponibilità e ascolto, siffatta proposta e valutare se vi sono in atto progetti e programmi, a tal fine già pronti". Lo afferma in una nota Salvatore De Biase, già presidente del consiglio comunale di Lamezia Terme.