Il market della droga nel quartiere Aranceto di Catanzaro: eroina consumata anche nel cortile di una scuola

arancetodrogaAssociazione finalizzata al traffico illecito di stupefacenti, detenzione di stupefacente ai fini di spaccio, estorsione. Queste le ipotesi di reato formulate a carico di 30 persone raggiunte stamane da misure restrittive nell'ambito di un'operazione eseguita stamane dagli uomini della compagnia dei Carabinieri di Catanzaro e dalla squadra mobile della Questura del capoluogo calabrese. Sono destinatari della misura della custodia cautelare in carcere 18 indagati, mentre altri 10 sono sottoposti alla misura degli arresti domiciliari e 2 all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L'inchiesta ha consentito di ipotizzare l'esistenza di un'organizzazione criminale su base familiare, operante nell'area sud della città di Catanzaro, nel quartiere Aranceto, ben strutturata e con specifici ruoli assegnati ad ogni suo componente, a partire dai promotori, passando per gli organizzatori degli approvvigionamenti fino ad arrivare agli incaricati della distribuzione al minuto dello stupefacente, del tipo marijuana, hashish, cocaina ed eroina. Gli elementi acquisiti dall'attività investigativa della Polizia di Stato e dei Carabinieri evidenzierebbero come l'attività di spaccio al minuto venisse attuata direttamente all'interno delle abitazioni del quartiere diventato un vero proprio market della droga, e sarebbe continuata incessantemente nonostante il lockdown conseguente all'emergenza sanitaria determinata dal Covid 19.

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Un assuntore, dopo aver acquistato lo stupefacente del tipo eroina, lo consumava all'interno del cortile di una scuola ubicata nelle vicinanze, dove si era introdotto abusivamente, e dove è stato individuato e controllato dalle Forze di polizia.

L'allarmante contesto delinquenziale, inoltre, ha trovato conferma anche in due episodi di overdose che hanno riguardato due persone che si erano approvvigionate di sostanza stupefacente proprio nel quartiere.

Nel corso dell'attività investigativa sono state documentate azioni di contrasto e disturbo alle investigazioni poste in essere da alcuni indagati che, avvalendosi di telecamere da loro posizionate nel quartiere, sorvegliavano l'eventuale arrivo di pattuglie. In un caso, è stata effettuata una vera e propria "imboscata" nei confronti delle forze di polizia, quando, dopo una segnalazione anonima al 112 per un falso reato in corso nel quartiere, le pattuglie intervenute venivano fatte oggetto di una fitta sassaiola.

Le investigazioni sono state effettuate, oltre che con le attività di carattere tradizionale, con l'esame di collaboratori di giustizia, e con l'attivazione di presidii di natura tecnica, che hanno condotto a numerosi riscontri sul territorio, nel corso dei quali sono stati tratti in arresto in flagranza di reato 2 soggetti e si è proceduto al sequestro di sostanza stupefacente del tipo cocaina e hashish. La misura cautelare è scaturita da due distinte attività investigative, condotte rispettivamente dall'Arma dei Carabinieri e l'altra dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, poi riunite in un'unica indagine per la concordanza di risultanze in ordine ai soggetti investigati e al contesto criminale di riferimento. Alla fase esecutiva hanno partecipato squadre di intervento operativo del 14 Battaglione Carabinieri "Calabria", nonché dal Reparto Prevenzione Crimine "Calabria" e dalle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia e da un elicottero del V Reparto Volo della Polizia di Stato.
Le forze di polizia hanno dato esecuzione all'ordinanza di applicazione di misure cautelari, emessa dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della procura distrettuale antimafia del capoluogo.