Inchiesta su pontili Catanzaro Lido: sospeso dirigente del Comune

catanzaro lido portoTurbata libertà degli incanti e falsità ideologica in atti pubblici. Sono le ipotesi di reato che hanno portato stamani all'esecuzione, da parte della Polizia di Stato di Catanzaro, di un'ordinanza di applicazione di misura cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Procura della Repubblica diretta da Nicola Gratteri.

Ne sono destinatari Andrea Adelchi Ottaviano, dirigente del Settore Patrimonio e Provveditorato-Partecipate del Comune di Catanzaro e Raoul Mellea, legale rappresentante della società Navylos S.r.l..

L'inchiesta fa riferimento a presunte irregolarità nella gestione della gara d'appalto bandita dal Comune di Catanzaro per l'installazione e la gestione di pontili galleggianti per l'attracco di natanti da diporto nell'area portuale del quartiere Lido, che nel mese di luglio scorso è stata annullata in autotutela con provvedimento del Comune stesso.

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Entrambi gli indagati devono rispondere di turbata libertà degli incanti, mentre il solo Mellea è accusato di falsità ideologica commessa da privato in atti pubblici. Le misure cautelari sono la sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio per la durata di 9 mesi a carico di Ottaviano e il divieto di contrattare con la pubblica amministrazione per la durata di un anno a carico di Mellea. Il provvedimento è frutto di approfondimenti investigativi avviati dalla Squadra Mobile, con il concorso della Digos.

In particolare, l'indagine è stata finalizzata a verificare una possibile turbata libertà degli incanti e avrebbe fatto emergere numerose irregolarità, tra le quali la dichiarazione - la cui veridicità è contestata dagli inquirenti - da parte di Mellea all'atto di presentazione dell'istanza di partecipazione alla procedura ad evidenza pubblica, del possesso dei requisiti finanziari e contabili previsti dal codice degli appalti nonché' di quelli indicati dal Disciplinare del bando di gara. Nel mirino degli inquirenti anche la disposizione, da parte di Ottaviano, dell'aggiudicazione definitiva del lotto 2 dello specchio d'acqua alla Navylos, che il dirigente avrebbe eseguito pur essendo a conoscenza delle criticità con la conseguente "consapevole e volontaria" omissione dell'esclusione della società dalla procedura, in danno delle altre ditte partecipanti. Gli inquirenti contestano anche a Ottaviano, di aver "positivamente effettuato" le verifiche in merito al possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale dichiarati da Mellea n qualità di amministratore unico e legale rappresentante della Navylos s.r.l.

La Procura della Repubblica di Catanzaro, sulla scorta delle risultanze delle indagini delegate alla Squadra Mobile e alla Digos, ha pertanto richiesto ed ottenuto dal Gip l'emissione della misura cautelare.