Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil a Catanzaro in piazza con i lavoratori del comparto agricoltura e pesca

Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil in piazza anche a Catanzaro per porre all'attenzione del governo territoriale le problematiche relative alle lavoratrici e lavoratori del comparto agricolo e della pesca, esclusi da ogni forma di ristoro in seguito alle chiusure e alla riduzione dell'attività dovute alla pandemia. Nel capoluogo di regione, questa mattina, con le lavoratrici e i lavoratori del comparto, i segretari regionali di Flai Cgil, Bruno Costa, di Fai Cisl Michele Sapia, di Uila Uil Nino Merlino; i segretari territoriali di Flai Cgil Giovanni Amendola, Fai Cisl Daniele Gualtieri, della Uila Uil Vito Giorgio; assieme a loro anche Luigi Veraldi segretario Cgil Calabria e Antonio Cimino segretario Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo.

La decisione di continuare la mobilitazione sta tutta nel fatto che ancora non sono state date le adeguate risposte a quei lavoratori, indicati per tanti mesi come essenziali e che hanno assicurato cibo fresco sulle nostre tavole, e che ancora una volta sono stati esclusi dal diritto a qualsiasi "sostegno", malgrado abbiano subito la perdita di milioni di giornate di lavoro a causa dell'emergenza Covid. I sindacati chiedono unitariamente a Governo e Parlamento di modificare il Decreto Sostegni poiché "discrimina il mondo del lavoro agricolo", e di scongiurare la reintroduzione dei voucher come modalità di assunzione in agricoltura e per garantire per l'anno 2020 le stesse giornate di lavoro svolte nel 2019 ai fini della disoccupazione agricola.

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Una delegazione dei rappresentanti sindacali ha consegnato alla dottoressa Richichi, delegata dal prefetto Maria Grazia Cucinotta il documento unitario delle segreterie regionali e territoriali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil con cui rivendicano – oltre alla garanzia per l'anno 2020, ai fini della tutela assistenziale e previdenziale delle stesse giornate di lavoro del 2019 – "il bonus per gli stagionali dell'agricoltura e la sua compatibilità con il reddito di emergenza, l'estensione della Naspi ai dipendenti a tempo indeterminato di imprese cooperative e dei loro consorzi, la tutela dei lavoratori agricoli nelle zone colpite da calamità naturali, eventi distruttivi, parassiti quali Xylella e cimice asiatica, il riconoscimento di una Cassa integrazione stabile anche per i pescatori vista la forte riduzione dell'attività della pesca".

Le Federazioni nazionali di Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil da tempo chiedono il riconoscimento della clausola sulla condizionalità sociale nella Politica agricola comune, per "fare in modo che i contributi europei vadano solo a chi rispetta i contratti di lavoro e le leggi sociali, continuando ad esprimere la contrarietà al tentativo di semplificare ancora di più l'uso dei voucher in agricoltura, con gravi ricadute sulle tutele e i diritti dei lavoratori, esprimendo l'esigenza di rinnovare rapidamente i controlli provinciali visto che le trattative sono bloccate in quasi tutti i territori".

"In questa occasione, le Federazioni territoriali in sinergia con le Federazioni regionali – si legge ancora nel documento consegnato al prefetto di Catanzaro – in un territorio come quello calabrese nel quale agricoltura e pesca rappresentano settori trainanti, ribadiscono l'importanza delle azioni di prevenzione e di informazione per contrastare il caporalato e il lavoro nero in agricoltura, avviando anche momenti di confronto territoriale e regionale e delle iniziative utili a valorizzare il settore della pesca, attivando il Tavolo Azzurro, ribadendo l'importanza di concludere la trattativa per il rinnovo dei contratti provinciali agricoli in tempi contenuti a conferma della necessità di sostenere il lavoro dignitoso nel comparto agricolo".

Le Federazioni, infine assicurano "saranno in prima linea per continuare a sostenere il valore del confronto, della contrattazione e della bilateralità, che rappresentano importanti strumenti per una regione in perenne crisi socio-economica e fortemente provata anche dall'attuale pandemia".