Acqua, Calabretta (Sorical) “Su servizio idrico superare stallo”

"Se si vuole arrivare in tempi brevi all'attivazione del servizio idrico integrato e' necessario valutare ogni aspetto, soprattutto giuridico e di sostenibilita' economica. Il rischio di un ennesimo fallimento, per giunta in un settore strategico come quello dell'acqua, la Calabria non se lo puo' permettere". Lo ha detto il commissario della Sorical, Cataldo Calabretta, incontrando questa mattina alcuni amministratori locali del catanzarese.

"In Calabria - ha sostenuto Calabretta, secondo quanto riporta un comunicato - non si puo' non tenere conto che Sorical, controllata dalla Regione, ha una concessione fino al 2034 sull'adduzione primaria, quella relativa ai grandi acquedotti che alimentano i serbatoi di quasi la totalita' dei comuni. Ed e' imprescindibile che le aggregazioni delle gestioni, cosi' come si sta facendo ed e' stato fatto in altre regioni, debbano partire da Sorical, unica societa' specializzata, di grandi dimensioni, esistente in Calabria. Continuare ad immaginare altro e' soltanto una scorciatoia che non prospettare alcuna soluzione adeguata".

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"Ostinarsi a trovare formule 'originali'- ha detto ancora Calabretta - e' solo un modo per mettere la prima pietra 'tombale' al fallimento del servizio idrico calabrese. E' indispensabile costituire un gruppo di lavoro con esperti del settore per evitare di creare intoppi giuridicamente rilevanti e tenere conto anche del recente pronunciamento della Corte Costituzionale sul caso Sardegna, che ha sancito la piena legittimita' della Regione a controllare la societa' pubblica che gestisce il servizio idrico integrato e ad affidare ad un comitato istituzionale, a maggioranza dei sindaci, il controllo analogo sul gestore. In Calabria non vi e' piu' tempo di navigare a vista, semmai e' necessario tornare al piu' presto in Consiglio regionale e migliorare la legge istitutiva dell'Autorita' idrica calabrese lacunosa su molti aspetti".