Spaccio cocaina ed eroina a Lamezia Terme: tre arresti

Cinque misure cautelari sono state eseguite dalla Polizia di Stato a Lamezia Terme nei confronti di altrettante persone accusate di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

In carcere, su disposizione del Gip del Tribunale di Lamezia Terme che ha accolto la richiesta della locale Procura, sono finiti Salvatore Iannazzo, di 61 anni, esponente dell'omonima cosca di 'ndrangheta operante in citta', e Daniele Raso di 50 anni. Arresti domiciliari, invece, per Hnidyy Mykola (28), di nazionalita' ucraina, mentre l'obbligo di presentazione alla Pg e' scattato per Francesco Carrozza (28) e Daniele Amato (29), attualmente recluso a Catanzaro. Tutti e cinque hanno precedenti penali e specifici per altra causa.

Gli arresti sono stati fatti nell'ambito dell'operazione "Volevo dirti" che ha preso il nome dai contenuti delle intercettazioni ambientali nel corso delle quali Daniela Raso, in colloqui con familiari o tossicodipendenti, contestava a Iannazzo le scarse quote di guadagno a lei destinate.

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L'indagine, coordinata dal Procuratore di Lamezia Terme Salvatore Curcio e dal sostituto procuratore Santo Melidona, ha riguardato attivita' criminali che si sono protratte da fine 2018 fino alla primavera del 2019. Da quanto emerso, il gruppo, coordinato da Iannazzo, era dedito allo spaccio di notevoli quantitativi di cocaina ed eroina il cui approvvigionamento avveniva anche da persone di etnia rom come Daniele Amato. Il ruolo di Mikola, da tempo residente a Lamezia Terme era quello di spacciare le sostanze stupefacenti per conto di Daniela Raso potendo contare sulla conoscenze del mondo della tossicodipendenza cittadina essendo egli stesso un assuntore. Anche Francesco Carrozza avrebbe fornito della cocaina alla donna in un episodio dal momento che lei si trovava in difficolta' a fare fronte alle continue richieste dei"clienti". A casa di Daniela Raso e' stata trovata anche oggi una modica quantita' di eroina e un bilancino di precisione.