Sanità, “I Quartieri” di Catanzaro scrive a Spirlì chiedendo la nomina dell’assessore regionale al ramo

Sull'ancora non avvenuta nomina del Commissario ad acta sanità, il presidente dell'associazione "I Quartieri" di Catanzaro Alfredo Serrao scrive al presidente facente funzioni della Regione Nino Spirlì, chiedendo anche la designazione dell'assessore regionale alla Salute.

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Di seguito la missiva:

Gentile Presidente Spirlì,

anche oggi la Calabria viene ulteriormente mortificata dalla mancanza di iniziativa e di responsabilità del Governo nazionale. Siamo ancora senza una nomina di un Commissario ad acta sul piano di rientro sanitario, senza capire la motivazione e senza avere un interlocutore qualificato in un momento di crisi sanitaria. Questa è una dimensione che i calabresi tutti, senza nessun distinguo di colore o di appartenenza, non possono più tollerare.
Crediamo che ormai la misura sia colma, ma crediamo altresì che in questo momento non serve a nessuno continuare ad alimentare lo scontro politico, fatto di accuse reciproche. Quello che in effetti si manifesta è un incapacità strutturale del sistema paese, dove le latitudini di colore non hanno più grande evidenza per una serie di errori o di orrori che incrociano tutti e che hanno portato la Calabria ad essere terra di nessuno, dove il "diritto alla salute" resta una sonora pernacchia!
C'è un irresponsabilità diffusa ed un incapacità manifesta, a tutti i livelli, che rasenta il criminale. La Calabria in piena pandemia, mentre la curva del contagio non accenna a diminuire, non deve assistere allo starnazzare di tutta la politica solo perché bisogna fare la curva ultras, senza valutare il livello di responsabilità. Tutto questo, che ci farà continuare a contare i nostri morti innocenti, annienta la dignità di una regione e di un popolo orgoglioso e dignitoso, con grandi radici culturali e che non accetta più di essere "suddito" a secondo delle convenienze, dove la banalità politica non è certamente il gradino per diventare statista.
E' per questo che un atto di coraggio si impone su tutto, pure nella consapevolezza che il quadro amministrativo regionale sia al momento bloccato e relegato all'ordinaria gestione. La invitiamo a volere nominare – subito – un "Assessore regionale alla Salute", quello che magari un minuto dopo verrà rimosso dal Governo centrale, ma che imporrà proprio al Governo stesso di nominare contestualmente il Commissario che la regione Calabria aspetta.
Tutto questo non significa e non deve significare nemmeno per Lei, Presidente Spirlì, trasformare questa azione di dignità e di coraggio in uno scontro politico. Lasciamo la politica gridata da parte ora, ci sarà il tempo per restituire ai cittadini la scelta democratica e la dialettica politica, ma ora non è tempo. Oggi è il tempo di restituire ai calabresi la speranza che è stata loro tolta, è il tempo di fare capire al prossimo Commissario che la Calabria non è terra di conquista, che ogni suo atto verrà vagliato e controllato anche dal popolo calabrese, che certa politica imbrogliona e collusa con la sanità non ha più cittadinanza, ma in particolare che la salute è un bene comune e non terra di conquista, nel silenzio complice, di alcune sfumature politiche. Bisogna fare capire che la speranza dei calabresi non è lasciata al lancio della monetina e che non tutto si compra con una buccia di banana.
Lei, Presidente Spirlì una dose di coraggio - quello che si incrocia e si contamina con una sana follia - l'ha dimostrato, magari attivando ordinanze di corto respiro, quello che tutti sapevamo, ma che sono e restano un segnale di dignità. Quella dignità che non alberga dappertutto, per come non la si ritraccia in questo momento, dove tutti di protagonisti e figuranti sono impegnati alla poltrona del futuro: cosa vuole che importi loro della Calabria e dei calabresi che possono morire o per Covid o per fame?
Questo ormai si è capito, per come si è capito che l'insipienza e l'incapacità la trovi in tutto l'arco costituzionale e noi in Calabria siamo la sintesi migliore.
Siamo certi che Lei vorrà valutare la nostra "rumorosa" proposta, per come siamo certi del Suo impegno per fronteggiare altre crisi sanitarie in atto, quelle che toccano la vita dei pazienti e di tante famiglie di operatori sanitari, come la sopravvivenza del Sant'Anna Hospital di Catanzaro, un eccellenza riconosciuta di cardiochirurgia che non può morire. Per come non può morire sempre a Catanzaro un'altra riconosciuta eccellenza, quella di Fondazione Betania Onlus, che cura da sempre la disabilità e offre una carezza ai tanti anziani ammalati. Perché Lei come chi le scrive, ha la conoscenza diretta e la sensibilità umana, concreta e visibile, quella che non si annienta e non sparisce nemmeno temporaneamente, in relazione ad una posizione di vertice e di responsabilità.

Restando in urgente attesa di Suo riscontro, si porgono distinti saluti.