"Farmabusiness", le pressioni del clan Grande Aracri sui funzionari Asp di Catanzaro

catanzaro aspI referenti del clan Grande Aracri avvicinarono due funzionarie dell'Asp di Catanzaro per ottenere il nulla osta all'apertura della sede del Consorzio Farma Italia che il clan doveva adibire a deposito per i farmaci da distribuire alle farmacie della provincia. L'episodio risale al 14 gennaio 2015. Come annota il Gip nell'ordinanza che ieri ha portato all'esecuzione di 19 misure di custodia cautelare, una delle quali a carico del presidente del Consiglio regionale calabrese, Domenico Tallini, non furono rivolte alle donne minacce esplicite, ma l'incursione di due degli indagati fu interpretata come una pressione in perfetto stile mafioso, che indusse le funzionarie a rivedere il loro giudizio.

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In una intercettazione allegata agli atti dell'operazione "Farmabusiness", l'atteggiamento delle funzionarie, che avevano appena firmato il via libera all'apertura del deposito nonostante avessero in precedenza constatato "criticità" nella struttura, fu paragonato a quello di "gattini", a testimonianza della forza intimidatoria del gruppo.